Una prostituta rumena di 32 anni è stata condannata a 2 anni e 4 mesi per estorsione ai danni di un imprenditore parmigiano 81enne. La donna, incinta, lo avrebbe minacciato sostenendo che il figlio fosse proprio il suo e che avrebbe detto tutto alla famiglia dell’imprenditore. L’uomo avrebbe per questo sborsato, a più riprese, circa 30mila euro alla donna che abitualmente si prostituiva nella zona di San Pancrazio.
La donna era poi andata in Romania per partorire e al suo ritorno, nel novembre scorso, ha trovato gli agenti della Squadra mobile ad attenderla per fermarla con l’accusa di estorsione.
Ma non è stata l’unica ad approfittarsi dell’81. Altre due ragazze dell’Est, gemelle di 24 anni, insieme ai loro protettori, sarebbero riuscite ad estorcergli almeno altri 120mila euro tra il 2014 e il 2015. Sempre con la minaccia di rivelare tutto alla moglie e alla famiglia dell’anziano. Finiti tutti e quattro ai domiciliari nel giugno scorso, le due donne hanno poi patteggiato a novembre 3 anni e 2 mesi di reclusione, mentre i due uomini hanno patteggiato 2 anni e 10 mesi.
A fermare la banda sono stati gli uomini della Squadra mobile di Parma ai quali si erano rivolti proprio i familiari dell’81enne, dopo essersi accorti delle eccessive uscite finanziarie.
