Case del Botteghino, 700mila euro di risarcimenti per 18 famiglie

Case del Botteghino, 700mila euro di risarcimenti per 18 famiglie

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Diciotto famiglie che avevano acquistato casa nella famosa lottizzazione di via Antina al Botteghino, dovranno essere risarcite con circa 700mila euro. Lo ha deciso il giudice Antonella Ioffredi del tribunale civile di Parma dopo una causa durata anni. A pagare 675.262 euro dovranno essere – come riporta oggi Gazzetta di Parma – Alfonso Cappetta, ex titolare della Roel di Gattatico, l’azienda costruttrice poi fallita, e il direttore dei lavori fino a novembre 2005, Roberto Borlenghi. La somma comprende anche 10mila euro per ogni famiglia a titolo di risarcimento non patrimoniale. In parole più semplici, per “il disturbo”. Non è certo che le 18 famiglie riusciranno ad avere materialmente l’intera somma riconosciuta dal tribunale, ma questo è certamente un punto fermo nella lunga e travagliata storia del Botteghino che in tutto ha interessato ben 66 acquirenti.

Il caso Botteghino è scoppiato di fatto nel gennaio 2006, quando la ditta costruttrice ha chiesto al Comune la sanatoria per aver costruito ben più di quanto previsto dalla concessione edilizia: ben 66 appartamenti invece di 40, su una superficie di 5.000 metri quadrati invece di 1.850. Un’operazione che ha interessato anche la Procura di Parma, secondo la quale sarebbe stato così messo in piedi un raggiro per 4,45 milioni di euro, per il quale poi il titolare dell’azienda venne condannato. Nonostante il diniego del Comune a quella sanatoria, infatti, l’impresa ha proseguito i lavori vendendo tutto. Per molti acquirenti, però, il rischio evidente era quello di perdere la casa o di doverla pagare ancora. Nel 2007 il Comune di Parma ha infatti preso possesso degli appartamenti di fatto abusivi, impegnandosi però a cederli alla cooperativa di autotela degli acquirenti. Che hanno così salvato la casa e qualche risparmio.

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