Cassazione: crac Parmalat, troppi 7 anni e 9 mesi per Tonna. Processo...

Cassazione: crac Parmalat, troppi 7 anni e 9 mesi per Tonna. Processo d’appello da rifare

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Non c’è due senza tre e così Fausto Tonna, l’ex direttore finanziario di Parmalat, dovrà presentarsi per la terza volta al processo d’appello a Bologna per la ridefinizione della pena per il crac da 14 miliardi di euro. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che ha annullato la sentenza d’appello bis con la quale all’ex braccio destro di Calisto Tanzi nel gruppo di Collecchio, erano stati inflitti 7 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione. Era il 20 gennaio 2015. A quasi un anno e mezzo di distanza, quella sentenza non va ancora bene ai supremi giudici romani che per la seconda volta rimandano le carte a Bologna.

La prima volta, nel 2014, la Cassazione aveva ritenuto non adeguata la pena di 9 anni, 11 mesi e 20 giorni inflitta in appello a Tonna, ritenendola sostanzialmente eccessiva. La Corte d’appello di Bologna, tra l’altro, già in quella fase aveva concesso un ampio sconto al manager, rispetto ai 14 anni di reclusione inflitti in primo grado nel 2010 dal Tribunale di Parma. Secondo il collegio difensivo di Tonna, che ha proposto il nuovo appello alla Cassazione, i giudici non terrebbero in adeguata considerazione la collaborazione prestata dall’ex direttore finanziario nel corso delle complesse indagini sul crac Parmalat. Per il quale Calisto Tanzi ha rimediato una condanna definitiva a 17 anni e 5 mesi.

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