Certificazione energetica degli edifici: la Regione dà il via ai controlli, possibili...

Certificazione energetica degli edifici: la Regione dà il via ai controlli, possibili sanzioni

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edificioCasa a norma di legge? E’ possibile scoprirlo grazie alla campagna di informazione “#Fuoriclasse, quando giochi in casa scegli i migliori”, lanciata dal Collegio dei Periti Industriali della provincia di Parma. L’obiettivo è quello di evitare che un immobile risulti non conforme all’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Per evitare il rischio, infatti, che potrebbe comportare alte sanzioni in bolletta, è bene rivolgersi a professionisti del settore in grado di garantire la conformità e regolarità degli attestati.

Dallo scorso 1° aprile, infatti, la Regione Emilia-Romagna, per accertarsi che l’APE sia conforme alle reali caratteristiche energetiche dell’immobile relativo, ha avviato dei controllii sulle prestazioni energetiche degli edifici sottoposti a certificazione energetica per obbligo di Legge. Controlli che dovranno raggiungere quota 3.000 entro il 31 gennaio 2017 e che saliranno a 4.000 annui per gli anni successivi.

In caso di non conformità dell’APE, sono previste sanzioni per i certificatori, ma  l’atto irregolare può essere annullato, con un conseguente aggravio di costi e tempi per chi entra in possesso dell’immobile. I controlli, oltre ai certificatori, interessano in particolare chi vende o affitta un edificio, ma è bene che anche l’acquirente o l’inquilino faccia fare verifiche puntuali all’abitazione. Il rischio, infatti, è di trovarsi con spiacevoli sorprese in bolletta.

Già dal 2008 al 2011 la Regione ha condotto dei controlli a campione sperimentali, e su 200mila certificazioni controllate (tramite controllo informatico), ben 138mila hanno riportato disuniformità accertate. Il 61% degli edifici certificati presenta dunque delle irregolarità su quanto riportato nell’attestato di prestazione energetica.Ma se allora non erano ancora previste sanzioni, questa volta c’è il rischio concreto che fiocchino le multe.

Secondo la Federazione regionale dei Periti Industriali, tra le cause di questo enorme numero di irregolarità c’è la liberalizzazione dei soggetti abilitati a rilasciare certificazioni che ha fatto sì che ad occuparsi della materia siano oggi svariati soggetti, anche non iscritti ad un Albo Professionale.

Da una parte, quindi, si è abbassato il costo delle prestazioni, ma dall’altra sono aumentati i rischi di una scarsa qualità delle stesse. Così il cittadino che, ad esempio, acquista una casa certificata con la classe energetica più performante può poi scoprire che la classe reale dell’edificio è più bassa, ossia meno virtuosa dal punto di vista energetico trovandosi quindi beffato due volte: ha speso di più per comprare l’immobile e non ha alcun vantaggio in bolletta.

I periti iscritti all’Albo dei Collegi della regione Emilia-Romagna – circa 5 mila – sono soggetti a corsi di formazione obbligatoria e a verifiche autonome da parte dei rispettivi Collegi. Una sicurezza in più per l’utente che potrà anche rivolgersi agli stessi Collegi per la verifica puntuale e precisa dell’operato degli iscritti.

Così i periti iscritti risultano suddivisi per provincia: 938 a Modena, 914 a Bologna, 877 a Reggio-Emilia, 537 a Parma, 394 a Forlì-Cesena, 342 a Ferrara, 306 a Rimini, 274 a Piacenza e 241 a Ravenna. Di questi, circa 3.500 sono certificatori energetici abilitati e qualificati.

Collegandosi al sito www.peritindustriali-er.it o alla relativa pagina Facebook (FuoriclasseperitiER) si potranno avere tutte le informazioni del caso sulle novità normative, trovare il professionista più vicino e controllare se la propria casa è a norma.

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