Consorzio Agrario di Parma: bilancio positivo per il quarto anno consecutivo

Consorzio Agrario di Parma: bilancio positivo per il quarto anno consecutivo

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consorzioBilancio estremamente positivo per il Consorzio Agrario di Parma. Approvato all’unanimità, qualche giorno fa, da parte del Cap, in nome delle scelte strategiche intraprese dal management – guidato dal direttore Ivan Cremonini – che hanno consentito di raggiungere un valore della produzione di circa 58 milioni complessivi, e soprattutto un margine operativo lordo di quasi 2 milioni di euro. In vista, dunque, investimenti e nuovi servizi per il settore agroalimentare del parmense.

Per il quarto anno consecutivo obiettivi economici-finanziari più che soddisfacenti sono stati raggiunti nel nostro territorio, sinonimo di un vero radicamento della struttura a beneficio concreto degli agricoltori che possono così contare su politiche di prezzi equilibrati, consulenze tecniche e di ricerca scientifica aggiornate e un servizio “in campo” altamente qualificato e costante.

Il Consorzio Agrario di Parma viene lodato più per il trend positivo  del settore agronomico e la sostanziale tenuta in termini quantitativi del settore zootecnico. In calo il settore della meccanizzazione che risente della contrazione verificatasi a livello nazionale del numero dei veicoli immatricolati.

“Il Cap -ha sottolineato il presidente Giorgio Grenzi durante la sua relazione ai Consiglieri – ha dimostrato in questi ultimi anni di sforzi e sacrifici da parte di tutta la struttura di essere ritornato ad essere la casa degli agricoltori. Grazie all’operato di tutti i dipendenti, della rete vendita e naturalmente con la guida del direttore Cremonini abbiamo ridato fiducia a tutti e ripristinato le migliori condizioni per poter svolgere con continuità operativa una gestione in equilibrio patrimoniale e finanziario. Così continueremo ad operare con più garanzie e investimenti sul futuro”.

Nonostante il perdurante della crisi del Parmigiano Reggiano il Consorzio Agrario ha confermato infine la sua leadership nella divisione mangimi grazie alla stretta collaborazione con la società partecipata Emilcap che dal giugno scorso ha definitivamente ultimato l’innovativo e distintivo processo di riconversione globale dello stabilimento al fine di produrre mangimi esclusivamente e rigorosamente NON OGM. Scelta strategica che guarda al futuro e testimonia un impegno costante in ricerca e sviluppo, all’insegna della qualità e della salubrità, senza dimenticare la rilevanza della formazione e dell’assistenza a 360° per le imprese agricole.

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