Alunni del Maria Luigia rendono omaggio a Filippo “Pippo” Cantoni

Alunni del Maria Luigia rendono omaggio a Filippo “Pippo” Cantoni

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CIMG1483-1024x400Questa mattina l’istituto Maria Luigia di Parma ha reso omaggio a Filippo Cantoni, indimenticato studente, eccellente sportivo, presentato come modello da seguire anche nei confronti di coloro che non hanno avuto il privilegio di conoscerlo. E’ stata un’assemblea d’istituto lunga tutta la mattinata per parlare di sport, aggregazione e disagio giovanile.

Tra la targa commemorativa collocata a bordo del campo da rugby e il murales de “Il Sorriso che non si dimentica”, si sono svolte le prime battute dell’assemblea aperta dalla professoressa Daria Jacopozzi che ha ricordato quanto il ricordo di Filippo sia vivo più che mai nelle aule e tra i banchi di scuola. A prendere la parola è stato Stefano Cantoni, padre di “Pippo”: “Qui tra queste mura è iniziato tutto. L’affetto che i giovani ci hanno dimostrato in un momento tragico è il motore di iniziative benefiche. Siamo qui nel segno del ricordo, ma soprattutto per dare qualcosa d’importante ai giovani di oggi”.

Sono state poi elencate  le iniziative nate in ricordo di Filippo che l’Associazione Onlus Sostegno Ovale porta avanti con il progetto “Il sorriso che non si dimentica”. Le tre borse di studio, assegnate annualmente a chi spicca nelle fila del Rugby Colorno Under 18 (maschile e femminile), dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” e nell’attività scolastica. Vi sono inoltre le partite benefiche organizzate a Londra e a Roma, oltre ad un progetto grafico aggiornato che è stato consegnato a tutti gli studenti.

Maria Teresa Gaggiotti, presidente di Sostegno Ovale: “Lo sport è aggregazione ed è estremamente positivo veicolare questi concetti fondamentali nel ricordo di Filippo”. Gaggiotti ha inoltre letto la lettera che Ayomide Folorunso, atleta di caratura mondiale, probabile azzurra alle Olimpiadi di Rio, ha scritto all’Associazione qualche mese fa, dopo aver vinto la prima edizione della borsa di studio Premio “Filippo Cantoni Dieci e Lode”.

Ha concluso Giovanni Mazzi del Team Exodus che da anni opera anche al fianco di Sostegno Ovale: “Non siamo qui per piangere, ma per trasmettere voglia di vivere. Quando gira storta, guardate il braccialetto che avete al polso ricordando che il sorriso è dentro ad ognuno di noi”. Alcuni studenti hanno poi assistito alla proiezione della puntata de La Vita in Diretta che ha dedicato uno spazio importante alle attività de “Il sorriso che non si dimentica” lo scorso febbraio su Rai1.

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