Nel pieno del programma di “Parma Danza 2016”, il 28 aprile torna sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma la Compagnia Aterballetto, con tre brani del suo repertorio: “Lego”, con coreografia e costumi di Giuseppe Spota, un balletto di Jirì Kyliàn chiamato “14’20””, titolo che fa riferimento alla durata del brano (curioso poi notare che si tratta di un estratto di un lavoro più lungo, chiamato, a sua volta, “27’52””) e infine “Bliss”, una coreografia di Johan Inger.
I tre elementi di questo programma sono lo spazio, il tempo e l’incontro. “Lego” racconta lo spazio come una trama di ponti, legami, strade da seguire per cercare se stessi. In questo andirivieni intricato è però facile perdere l’orientamento. E ognuno avrà una reazione. “14’20″” mostra come la nostra vita sia scandita dal tempo. Eppure non sappiamo cosa concretamente sia il tempo. Abbiamo creato macchine che misurano il tempo ma diversi filosofi ci dicono che il tempo non esiste ed è solo un’invenzione degli esseri umani. Il tempo esiste davvero solo in due attimi: quando nasciamo e quando moriamo. Infine, con “Bliss”, abbiamo l’incontro tra la coreografia di Johan Inger e la musica del Köln Concert di Keith Jarrett “vista” con gli occhi di oggi.
Nel programma di ParmaDanza, che si è aperto il 27 febbraio con l’esibizione dei “Ballets Trockadero de Monte Carlo”, rimangono anche, da qui in avanti, gli appuntamenti col Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, che si presenta il 7 e l’8 maggio con la “Coppelia” di Roland Petit nell’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma, col recital diSvetlana Zacharova, il 14 maggio, con la partecipazione di Michail Lobukin e Denis Rodkin, del Corpo di Ballo del Teatro Bol’šoj di Mosca, e con lo “Junior Balletto di Toscana”, che porta in scena, il 10 giugno, il “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev, con regia e coreografia di Davide Bombana.
