Omicidio Gobbi, 18 anni di reclusione al cognato reo confesso

Omicidio Gobbi, 18 anni di reclusione al cognato reo confesso

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Luciano Bonazzoli - omicidio GobbiPer l’omicidio del cognato Giorgio Gobbi dovrà scontare 18 anni di reclusione. Questa la pena inflitta dal gup di Mantova, Matteo Grimaldi, con il rito abbreviato, a Luciano Bonazzoli, 49 anni (nella foto), di Gottolengo, accusato di aver esploso due colpi di fucile contro il cognato Giorgio Gobbi nella sua azienda di Viadana e di aver poi trasportato il corpo a Parma, nel bagagliaio della Range Rover della vittima, abbandonato nel posteggio del Centro Torri. Il cadavere è stato ritrovato il 5 dicembre 2014 e in un primo momento si erano ipotizzate anche piste che portavano alla ‘ndrangheta. Bonazzoli ha confessato poi il delitto sostenendo di aver agito perché non riusciva a restituire un prestito fattogli dal cognato perché vittima della mania del gioco.

Edo Dolci, 50 anni, accusato di essersi disfatto del fucile gettandolo in un corso d’acqua, è stato invece condannato per favoreggiamento a 3 anni e 4 mesi di reclusione. La pena più severa, invece, l’ha subita Roberto Infante, condannato a marzo alla pena dell’ergastolo. Secondo l’accusa avrebbe trasportato il corpo fino a Parma.

 

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