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Emergenza sicurezza, MNC e SIAP contro la decisione del Ministero degli Interni: “La gente è demoralizzata e non denuncia più”.

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mNUIndignazione dinanzi al “no” arrivato dal Ministero degli Interni dinanzi alla recente richiesta del sindaco Federico Pizzarotti e dell’assessore alla sicurezza Cristiano Casa per l’aumento dell’organico della polizia in questura. Filippo Greci, presidente nazionale MNC e Giovanni Scollo, segretario generale provinciale SIAP (nella foto) nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede del Movimento Nuovi Consumatori,  puntano il dito contro questa decisione e lanciano un appello alle forze politiche competenti.

“L’85% delle fonti che lo Stato riserva alle forze di polizia è riservato agli stipendi, il restante 15% per spese varie, dall’affitto delle caserme al mantenimento delle automobili.- spiega Scollo. Lo Stato ha deciso pertanto, in nome della spending review, che  nel giro di due anni verranno meno 10 mila poliziotti su tutto il territorio nazionale. Intanto a Parma i reati aumentano e l‘organico è fermo al 1986. Siamo messi molto male” 

Denunciata dal Siap, dunque, la scarsa sicurezza vigente in città dove attualmente molto più che prima la gente si ritrova i ladri in casa come se nulla fosse o le signore vengono borseggiate anche in orari impensabili, come nel bel mezzo della mattinata. Non solo un aumento dei reati, quindi, ma un ampliamento delle tipologie degli stessi.

“Il cittadino parmigiano sente molto di più la microcriminalità. I furti sono ormai all’ordine del giorno” – continua Scollo. Ed oltre alla sicurezza dei cittadini è a rischio anche l’incolumità del personale di polizia attivo. Dal momento che le pattuglie in città sono molto poche, in un caso di emergenza non si saprebbe chi chiamare e dinanzi ad un gruppo di  malviventi anche chi in servizio potrebbe avere grossi problemi”.

Anche i mezzi a disposizione della polizia risultano poi essere piuttosto insufficienti. “Mezzi fatiscienti, che operando h24 si consumano in fretta; per non parlare della copertura audio che fa ridere” – dice ancora Scollo.

A causa della carenza di personale anche negli uffici, come sollevato durante la conferenza, in questura abbondano i fascicoli arretrati e le indagini in coda. Tutto a discapito dei cittadini che fanno denuncia del reato subito, ma prima che il caso venga discusso e aperta l’indagine probabilmente andrà in prescrizione. fattore che demoralizza mola gente e la porta addirittura a rinunciare a sporgere denuncia.

Le denunce in città, infatti, risultano sì essere in aumento, manel contempo molta gente rinuncia a denunciare perchè rassegnata al fatto che nessuno prenderà provvedimenti. Come affermato da Giovanni Scolla dunque i dati relative alle stesse denunce andrebbero almeno raddoppiati per rendersi conto dei reali reati che ogni giorno si consumano a Parma.

“Quello che vogliamo fare è sensibilizzare le forze politiche – afferma invece Filippo Greciaffinchè si facciano carico di risolvere questa situazione allarmante”.

Cosa, invece, possono fare i cittadini? “La gente chiede cosa fare concretamente – continua Greci. – una possibilità sarebbe dedicarsi a degli scioperi fiscali, ma la situazione non è ancora a tal punto allarmante. L’Unione Europea ha da tempo stabilito che chi è vittima di reato ha diritto ad essere risarcito dallo Stato se l’autore del reato stesso è sconosciuto, clandestino o se non possiede le risorse economiche necessarie ad un risarcimento”.

Dunque l’unica strada che. ad oggi, i cittadini possono percorrere è quella del tribunale: far causa allo Stato. “Il problema primario è che a livello nazionale poco ci si interessa alla questione sicurezza.  – afferma Greci – Nei Paesi civili è previsto un fondo che alimenta questo tipo di risarcimenti, ma pare che l’Italia non lo abbia mai attuato. Dunque noi come movimento auspichiamo che il nostro Paese attivi questo fondo prima possibile”

Intanto Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia a Fidenza si dichiarano contrari alla decisione presa dal ministero dell’Interno e addossano la colpa al Pd al governo. “Sia il sindaco ‪Pizzarotti, sia il ‪Pd con a capo il senatore Pagliari avevano chiesto rinforzi ma si vede che agli occhi del governo non valgono abbastanza. Al netto delle polemiche, è una bruttissima notizia per la nostra città che avrebbe davvero avuto bisogno di essere più protetta. Quel che è peggio è che il viceministro ammette che a Parma siamo messi peggio della media nazionale, ma, nonostante questo, dice che non manderà nessun rinforzo. Tutto ciò è vergognoso! I parlamentari del Pd, invece, si interroghino sul loro ruolo: per quale motivo sono in Parlamento se non riescono nemmeno a perorare una sacrosanta richiesta arrivata dalla nostra città? Chissà forse se il sindaco di Parma fosse stato del Pd, il viceministro avrebbe risposto diversamente. Ma a Parma, lo sappiamo, il Pd sa solo criticare. Mai prima d’ora Parma era stata così insicura. Vuol dire che quando erano altri ad amministrare la città qualcosa di buono era stato fatto. Peccato che, solo per motivi
ideologici, sia stato tutto distrutto. E questo è il risultato”

Giovanna Triolo

 

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