Pizzarotti e il piano che non ha. Silenzio totale sulla TiBre e...

Pizzarotti e il piano che non ha. Silenzio totale sulla TiBre e il futuro di Parma

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La recente visita del Presidente della Regione Bonaccini mette in luce la totale impreparazione di Pizzarotti, fuori dalle più comuni relazioni istituzionali e fra enti. Tempo fa diceva di non voler intervenire per l’aeroporto Giuseppe Verdi, di fronte alla levata di scudi generale ha ritrattato la sua posizione. Alla fine ne emerge che Pizzarotti non ha idee per amministrare la città, non ne ha le capacità e nemmeno l’interesse. Vuole solo farsi notare dalla politica nazionale mettendoci la faccia e nient’altro. Intanto si tace sulla TiBre, opera per cui è stato costruito l’Interporto e manca da 40 anni.

Il problema dell’aeroporto è noto da lungo tempo, già da prima delle elezioni quando l’allora direttore generale disse che occorrevano idee e aiuti dalla città per non chiudere il Verdi. Da quel momento Pizzarotti ha messo in campo poche parole e ancor meno fatti tanto che l’Unione Parmense Industriali è intervenuta con 5 milioni di euro per scongiurare la chiusura. La somma doveva servire per avere un periodo di respiro, lo spazio di manovra necessario per mettere in atto un piano. Ora Pizzarotti, dopo anni per chi non lo avesse capito, viene a dire con faccia linda che “serve un piano strategico credibile e sostenibile”. Parole vuote, piene del nulla che contraddistinguono questa Amministrazione. A chi spetta quel piano se non al Comune? Non è forse il Comune che deve salvaguardare e promuovere il territorio anche se possiede solo una partecipazione societaria nell’aeroporto? Pizzarotti ci sta forse dicendo che non gli interessa nulla della vita dei parmigiani, dei lavoratori e degli interessi di questa città? Potrà anche negare ma i fatti confermano che gli unici che si sono attivati sono l’aeroporto e il suo presidente oltre alla Regione indirettamente, a quanto emerge dal piano proposta da Dalla Rosa Prati.

Non ci si è nemmeno accorti che c’è stato Expo, non si è fatto nulla per sfruttare i punti strategici di questa città che sono la posizione vicino a Milano e il cibo, possibile che il sindaco non sia riuscito ad avere un minimo di dialogo con le istituzioni? O forse non lo ha nemmeno cercato?

La Regione deve fare chiarezza, mentre il Comune tace, sul collegamento Tirreno-Brennero, parte del corridoio europeo “Quattro” per il collegamento fra il porto di La Spezia e la Germania, la nazione che guardiamo come punto d’avanguardia anche sociale. L’autostrada, a cui sono sempre stato favorevole, è latitante da quarant’anni mentre ora si punta su una ferrovia difficile da realizzare. Anche in questo caso il Comune tace mentre la Regione è l’unica che si esprime, a quanto pare. Sarà forse questa la cooperazione fra Pizzarotti e Bonaccini? Uno tace mentre l’altro cerca di prendere i meriti, vien da pensare che ci sarà anche una contropartita politica?

Il Presidente Bonaccini dice che la priorità è il collegamento ferroviario mentre può prendere il via il cantiere per l’autostrada. Fino a qualche tempo fa mancavano i fondi per entrambe le opere, quale di queste è la priorità? Con quali costi, tempi e modalità di realizzazione? Penso che l’autostrada sia una soluzione più agibile e più facilmente realizzabile.

Chi pensava che l’Amministrazione a 5 Stelle potesse essere un’alternativa, già da tempo ha risposte in senso contrario. Stando alle proteste che montano sempre più frequenti, i parmigiani non dimenticheranno nemmeno questa.

Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio Comunale Unione di Centro (UDC)

 

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