Contro il terrorismo integrazione tra i popoli, verità per Giulio Regeni

Contro il terrorismo integrazione tra i popoli, verità per Giulio Regeni

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L’ultimo vile attentato in Iraq dimostra che la battaglia contro il terrorismo alimentato dal fanatismo religioso è ancora lunga e difficile. E’ una battaglia che però va combattuta sul piano umano e sociale, senza lasciare indietro nessuno, insistendo sul dialogo e sull’integrazione tra i popoli.

Il Mediterraneo è ed è sempre stato il confine naturale fra due mondi che si devono parlare, si devono integrare senza paure né steccati ma con l’intelligenza della cultura che sempre ha contraddistinto le persone che costruiscono e non distruggono. Per combattere il terrorismo occorre sempre di più mettere al primo posto il rispetto della verità ed è per questo che chiediamo in modo forte al nostro governo di prendere una posizione intransigente, fuori dai legacci della realpolitik, rispetto alle falsità che l’Egitto fa circolare sull’omicidio di Giulio Regeni.

Si è già perso troppo tempo, dando inspiegabile fiducia al regime di Al Sisi. Il governo italiano deve pretendere la verità, senza piegarsi alla ragion di Stato, sapendo che le parole e gli annunci non servono a niente se non sono seguiti dai fatti. Bisogna dare dignità alla famiglia Regeni: non possiamo permettere che l’assassinio orribile di Giulio, dopo giorni di atroci torture, resti un caso irrisolto, non possiamo accettare che attraverso depistaggi e insabbiamenti ci venga imposta una verità di comodo e sia negata giustizia.

Azione Civile

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