Il garante Cavalieri: 5 aggressioni in carcere nel 2016, ma il penitenziario...

Il garante Cavalieri: 5 aggressioni in carcere nel 2016, ma il penitenziario è sicuro

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Roberto CavalieriLa sicurezza nel carcere di Parma non è a livelli catasfrofici. Lo sostiene il garante dei detenuti, Roberto Cavalieri (nella foto), in seguito alla denuncia del sindacato degli agenti di polizia penitenziaria Sinappe che – dopo l’incendio appiccato in una cella da un recluso – ha parlato di “intemperanze” che mettono a rischio il personale in servizio negli istituti penitenziari.

Cavalieri comunica che “è stato svolto un sopralluogo agli spazi interessati dai fatti e un colloquio con il detenuto responsabile. Il detenuto, sfollato da diversi penitenziari per motivi disciplinari, ha perseverato nel suo comportamento appiccando il fuoco ad un materasso a corredo della cella generando così un evento pericoloso senza però alcuna conseguenza se non per la cella che risulta essere ora inagibile. Questi atti – sottolinea il garante – rientrano tra i rischi possibili in un carcere soprattutto quando ospita detenuti che, come in questo caso, non rispettano le regole del carcere e risultano essere di complessa gestione”.

Cavalieri sollecita dunque una soluzione, auspicando “che il Provveditorato regionale della giustizia porti rapidamente a compimento la messa a norma delle celle di isolamento disciplinare e sanitario che in questi casi possono offrire una migliore gestione dei casi critici”.

Secondo Cavalieri, invece, “non risulta essere condivisibile” l’allarme lanciato dal sindacato “in quanto gli eventi critici dal 1 gennaio di quest’anno ad oggi e che riguardano fatti di violenza, oltraggio, aggressione fisica, minaccia, ingiuria e resistenza da parte dei detenuti verso il personale della Polizia penitenziaria sono in tutto 5 dei quali 3 agiti dallo stesso detenuto autore dell’incendio nella cella. Questi dati, rapportati ad una popolazione di 530 detenuti, non sono a supporto di una qualsivoglia visione catastrofista della sicurezza nel nostro carcere il quale, proprio per il responsabile lavoro del personale della Polizia penitenziaria e degli operatori penitenziari, così come per il rispetto delle regole da parte dei detenuti e la partecipazione della Comunità esterna, può essere considerato un luogo sicuro nonstante le sue complessità”.

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