“Parma, io ci sto!”, a Varano i sindaci sposano il manifesto

“Parma, io ci sto!”, a Varano i sindaci sposano il manifesto

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viewQuasi ottantamila visualizzazioni in una settimana e più di duemila condivisioni dalla pagina Facebook: sono questi i primi dati relativi al video-manifesto con cui “Parma, io ci sto!” ha lanciato il proprio progetto per Parma nei giorni scorsi. L’obiettivo del manifesto è quello di valorizzare Parma come città e provincia dinamiche, proiettate verso un futuro di benessere socio-economico, incentrato sulla vivibilità e la vivacità intellettuale.

Per questo, oggi “Parma, io ci sto!” ha incontrato i sindaci e le istituzioni del territorio – c’erano particamente tutti – in una giornata che, non a caso, si è svolta a Varano nella galleria del vento della Dallara Automobili. È proprio qui, nel luogo che per eccellenza rappresenta la proiezione verso il futuro del nostro territorio, verso l’innovazione, che tutti i Comuni della provincia di Parma hanno aderito alla chiamata di “Parma, io ci sto!” per iniziare un dialogo ed un confronto costruttivo per far collaborare pubblico e privato, con idee, suggerimenti e progetti per un futuro di benessere sostenibile del nostro territorio. Questo, a conferma che la forza e la portata del progetto riguardano tutta la provincia e non solo la città capoluogo.

Obiettivo dell’incontro è stato infatti proprio quello di presentare la visione del progetto, dei suoi obiettivi e dei suoi ambiti di attuazione. I Promotori di “Parma, io ci sto!” – da Guido Barilla ad Alessandro Chiesi – hanno proposto ai sindaci di fare proprio il progetto e di diffonderlo presso i propri cittadini per diffonderne i contenuti e favorirne la condivisione e di partecipare ai tavoli di lavoro, per contribuire e dare concretezza ed attuazione ai singoli progetti, per il rilancio del territorio, nei quattro ambiti individuati: agroalimentare, formazione e innovazione, musica e cultura, turismo e tempo libero.

“Non dobbiamo inverntarci nulla di nuovo – ha sottolineato Alessandro Chiesi – bisogna solo far emergere le risorse e le eccellenze che il nostro territorio ha già”. E Barilla ha aggiunto che è necessario fare “marcketing territoriale con un marchio Parma, sfruttando adesso il riconoscimento Unesco di Città creativa per la gastronomia”. Spazio anche per una revisione globale del turismo, proposta da Andrea Pontremoli: deve funzionare come un sistema industriale, cioè con preparazione e innovazione. In sostanza, è necessario fare sistema.

Come è nella filosofia di “Parma, io ci sto!” e come recita il Manifesto per Parma, “ognuno con la propria parte”, pubblico e privato insieme, da oggi vogliono dialogare, confrontarsi, lavorare per un unico obiettivo. “Parma, io ci sto!” incontrerà nei prossimi giorni gli imprenditori di Parma e provincia per completare la squadra che dovrà portare contenuti al progetto di rilancio del territorio. Tra fine aprile e maggio, “Parma, io ci sto!” sarà presentato ai cittadini con incontri pubblici ai quali tutti potranno portare il proprio contributo.

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