In nove anni di attività all’ombra del rispettabile marchio Fineco, all’oscuro di tutto, avrebbe messo da parte oltre 3,7 milioni di euro con l’aiuto di un complice, ora i due sono sotto processo. Uno, ex promotore finanziario 68enne parmigiano, accusato di appropriazione indebita aggravata e continuata, l’altro, il complice, un reggiano di 73, di riciclaggio per aver ricevuto parte di quelle somme sui suoi conti correnti. Tanti i clienti raggirati col miraggio di poter “far soldi” facili attraverso gli investimenti in Borsa e in titoli. Sei di loro, ma dovrebbero essere molti di più quelli che non hanno più visto i loro denari, si sono costituiti parte civile nel procedimento.
Un’inchiesta partita dopo le prime denunce a fine 2012 e durata qualche anno, coordinata dal pm Lucia Russo, che ora deve fare i conti con i tempi della giustizia. Il processo appena iniziato è stato già rinviato all’aprile del prossimo anno. L’ex promotore parmigiano ha comunque chiesto il patteggiamento sulla base di una condanna inferiore ai due anni, ma bisogna trovare l’accordo con l’accusa. Il 73enne reggiano, invece, ha scelto invece di affrontare il giudizio fino alla fine. Il denaro sparito a partire dal lontano 2003, intanto, sarebbe stato in buona parte recuperato nel corso dell’inchiesta.
Il pensionato residente a Reggio Emilia, infatti, nonostante sui suoi conti siano girati, secondo l’accusa, oltre 2 milioni di euro, nega con forza di essere stato in combutta con l’ex promotore. Il resto delle somme il 68enne parmigiano li avrebbe fatti arrivare su suoi conti correnti. I clienti raggirati dal distinto signore capace di conquistare la fiducia di tutti, sono per la maggior parte anziani con conti cointestati con figli e parenti.
