Parma unita: la sicurezza di Parma in 17 punti. Ecco il manifesto

Parma unita: la sicurezza di Parma in 17 punti. Ecco il manifesto

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Conferenza stampa

Diciassette di solito porta sfortuna, ma questa volta porta bene a Parma. Tanti sono infatti le proposte per la sicurezza presentate da Parma unita. Un vero e proprio manifesto di idee concrete per contrastare la criminalità che sembra aver preso il controllo di alcune aree della città. Non solo repressione, però, ma anche collaborazione con i cittadini e le organizzazioni che vivono il territorio. In cima a tutto c’è la lotta allo spaccio di droga, diventata in alcune zone una vera e propria emergenza. Occorre poi un maggior controllo del territorio, anche attraverso l’istituzione di turni di notte della polizia municipale per sostenere l’attività di polizia e carabinieri. E ancora la polizia di vicinato. Persino con l’impiego del personale in pensione delle forze dell’ordine, già addestrato e con sufficiente esperienza per “annusare” quelle situazioni di rischio che potrebbero poi nuocere alla città e soprattutto alle fasce più vulnerabili della cittadinanza. Il tutto sempre coordinato e monitorato dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico che dovrebbe riunirsi sistematicamente ogni 15 giorni.

Ma nel manifesto di Parma unita si parla anche del potenziamento del sistema di telecamere in maniera da poter perseguire con più facilità i reati e della lotta agli affitti in nero dietro i quali non si sa bene chi si potrebbe nascondere. Lotta anche alle baby gang a partire dalle campagne di sensibilizzazione nelle scuole, e alle sale giochi per prevenire casi di ludopatia, limitandone l’apertura e gli orari di esercizio. Per quanto concerne la prostituzione, infine, Parma unita chiede maggiori controlli sulle strade, ma anche l’avvio di iniziative concrete a favore delle donne costrette al marciapiede, ricorrendo pure all’aiuto della Chiesa.

“Oggi la fotografia delle politiche per la sicurezza è impietosa – ha spiegato Roberto Ghiretti – poca concretezza da parte delle istituzioni, organici pericolosamente carenti nelle forze di Polizia, pochi mezzi e spesso obsoleti. La verità è che oggi noi stiamo perdendo questa battaglia e la quantità di notizie che quotidianamente affollano i nostri giornali mi pare la prova empirica di quanto sto dicendo”.

Ghiretti, nel corso della presentazione del manifesto per la sicurezza al quale hanno collaborato esperti del settore, associazioni e semplici cittadini, ha sottolineato come la questione sia ormai “diventata un’emergenza” a causa anche della “impreparazione delle istituzioni” che avrebbe di fatto impedito l’attivazione di anticorpi specifici”. Ma una cosa secondo Ghiretti è certa: “Con il populismo non si combatte la criminalità”.

Presente all’incontro anche Massimo Bax, l’ex dirigente della Questura di Parma in pensione dal 2010 dopo 40 anni trascorsi in divisa, che ha chiesto più controlli e più uomini in strada soprattutto nelle ore notturne.

“Il Manifesto per la Sicurezza che presentiamo oggi – ha concluso Roberto Ghiretti – non è certo un quadro fatto è finito. Anzi, la nostra speranza è che da qui si possa avviare un dibattito con cittadini, forze politiche e istituzioni che porti a precisare sempre meglio le nostre proposte. In questo senso invito chiunque sia interessato a ragionare su queste proposte a dare il proprio contributo, nell’ottica di mettere a punto uno strumento quanto più possibile condiviso”.

Ecco il manifesto completo:

Sicurezza a Parma
Le proposte di Parma Unita

Controllo delle strade

Qualunque seria politica per la sicurezza passa necessariamente dal riappropriarsi delle strade della nostra città oggi troppo spesso sede di attività illecite svolte ormai alla luce del sole, nella consapevolezza di un’impunità che non può più essere tollerata.

1) Più forze di polizia per Parma

Il Comune di Parma deve farsi promotore presso le istituzioni e i rappresentanti del territorio affinché si richieda con forza in tutte le sedi idonee l’aumento delle dotazioni di uomini e mezzi dei diversi corpi di polizia al fine di garantire un effettivo controllo del territorio. Parma oggi si trova ad essere in una situazione di oggettiva debolezza da questo punto di vista, un fatto che ovviamente non fa che accrescere l’interesse di chi opera al di fuori della legge.

2) la Polizia Municipale deve essere sulle strade

Il controllo del territorio deve essere reso effettivo attraverso un impiego reale e capillare della Polizia Municipale nei nostri quartieri. La presenza continuativa e costante, che non si limita al presidio della postazione fissa, ha l’obiettivo di essere un’efficace azione di prevenzione e di “disturbo” dei traffici illeciti e della microcriminalità in genere. Quella presenza è deterrente ben più efficace rispetto alle telecamere, utili sì alle indagini ma solo dopo che il delitto è stato commesso. Al fine di garantire più personale per il controllo delle strade occorre verificare la possibilità di demandare alcune attività d’ufficio, come ad esempio la notifica degli atti, ad altri soggetti.

Infine i quattro punti informativi presenti in città, oggi ormai completamente abbandonati, devono tornare ad essere attivi offrendo informazioni ai cittadini e venendo utilizzato come punti di appoggio per le pattuglie che operano nei quartieri.

3) Pattuglie miste nei quartieri

Il controllo capillare dei quartieri deve essere realizzato anche attraverso una stretta cooperazione tra diverse forze di polizia. Fondamentale è siglare un protocollo tra Questura, Prefettura e il Comune, per dare vita a pattuglie composte in modo misto, come d’altronde già sperimentato in altre realtà vicine con ottimi risultati sia sul piano operativo sia professionale.

4) Più sicurezza di notte

Deve essere istituito un turno notturno della Polizia Municipale, così che il controllo del territorio non cessi alle 20, ma si protragga tutta notte, specie in vista del periodo estivo. Ciò ha particolare valenza per le zone interessate dalla Movida, all’interno delle quali oggi si assiste ad una totale assenza di regolamentazione. Tali strade devono essere pattugliate con continuità fino a quando la presenza in strada degli avventori rappresenti un disturbo per la pubblica quiete.

Occorre infine che la Municipale si coordini con Polizia e i Carabinieri, per sgravarli dagli interventi per infrazioni al codice della strada.

5) Attenzione alla pulizia e al decoro

Deve essere garantita da parte dell’amministrazione comunale una maggiore attenzione al decoro urbano, con una maggior frequenza della pulizia delle strade, perché è nel degrado che prospera il malaffare e l’incuria. Vanno inoltre apportati indispensabili correttivi alla raccolta differenziata per evitare l’accumularsi dei rifiuti sui marciapiedi.

6) Parma sia una città ben illuminata

Dove c’è luce non ci si nasconde facilmente. È un fatto che pare essere stato dimenticato in questi ultimi anni dove nulla si è fatto per incrementare i punti luce in città ed addirittura si sono ridotte le ore di accensione. Un investimento deve essere invece fatto per illuminare le zone che oggi ancora non lo sono e per ampliare gli orari di accensione dell’illuminazione pubblica.

7) Controllo degli affitti in nero

Nell’ambito dei controlli per la sicurezza un tema importante è quello degli affitti in nero. Sindaco, Questore e Ausl devono operare insieme emettendo ordinanze che consentano controlli approfonditi sui residenti e sulle abitazioni, in modo da poter conoscere quali sono i titolari dei contratti d’affitto e le reali condizioni di sussistenza – in particolar modo il numero di inquilini e la loro regolarità sul territorio italiano, la regolarità dei contratti stessi e delle condizioni di agibilità.

8) Telecamere Ocr

Le telecamere ad oggi funzionanti sul territorio comunale devono progressivamente essere dotate di un sistema di lettura automatico delle targhe automobilistiche (Ocr). Tale sistema, collegato direttamente con la centrale della Municipale può segnalare in tempo reale il passaggio di un veicolo precedentemente segnalato per infrazioni o furto.

 

Lotta allo spaccio

Troppe zone della nostra città sono ormai saldamente in mano agli spacciatori i quali esercitano impunemente la propria attività alla luce del giorno. Queste le nostre proposte per combattere il fenomeno:

1) Più controlli straordinari in strada

Vanno predisposti controlli in strada per la lotta allo spaccio di stupefacenti con l’impiego, specie nelle ore serali e notturne, di squadre di Reparti Mobili di Polizia e dei Battaglioni dei Carabinieri con l’utilizzo di unità cinofile anti droga. Parma su questo fronte è passata da tempo da una generica emergenza sicurezza ad uno specifico problema di ordine pubblico, una risposta attiva in questo senso è necessaria e può essere data affidandosi anche all’utilizzo di questi reparti speciali, anche alla luce del fatto che il reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia non è più sufficiente allo scopo.

Lotta alla prostituzione

L’esercizio della prostituzione non è un reato in Italia, ma lo è il suo sfruttamento. Questo significa che esistono gli strumenti per impedire che le nostre strade siano dei bordelli a cielo aperto. Attraverso il controllo capillare delle strade si potrà dunque incidere anche su questo fenomeno scoraggiandolo significativamente in attesa di una nuova legge che riveda radicalmente la materia, tenuto conto che la normativa attuale risale al 1958.

1) Controlli mirati in strada

Occorre intensificare i controlli mirati in strada, prevedendo l’accompagnamento delle persone dedite al meretricio negli uffici di Polizia per l’identificazione, verificando l’eventuale regolarità dei permessi di soggiorno o adottando le misure di prevenzione tra cui il foglio di via obbligatorio.

2) Progetti per togliere le ragazze dalle strade

Deve essere realizzata una maggiore collaborazione tra assessorato alle Politiche sociali del Comune, Centro Antiviolenza e Case di Accoglienza della Diocesi con l’obiettivo di definire  progetti per combattere il fenomeno della prostituzione attraverso la creazione di percorsi di accoglienza e recupero delle ragazze, soprattutto quelle vittime delle tratte criminali.

Coordinamento tra le forze di polizia

Le poche risorse a disposizione delle forze di polizia sono rese ancor più esigue dalla quasi totale assenza di coordinamento tra queste. Ecco alcune proposte per migliorare l’attuale situazione:

1) Centrale unica di pronto intervento

Occorre sollecitare a qualsiasi livello istituzionale la realizzazione della Centrale Unica di Pronto Intervento, uno strumento analogo al 118 in ambito sanitario che consentirebbe un effettivo coordinamento tra le forze di polizia e, soprattutto, un’efficace e tempestiva risposta al cittadino. In questo senso forze politiche, amministrazione comunale e parlamentari del territorio devono sviluppare un’azione comune per conseguire questo importante risultato.

2) Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Promuovere la convocazione del comitato per la sicurezza, al quale prendono parte il Sindaco, la Prefettura, la Questura di Parma e il Comando dei Carabinieri. Il tavolo dovrà avere una cadenza quindicinale così da garantire la massima efficacia e potrà essere allargato a seconda delle esigenze a rappresentanti di categorie più esposte alla criminalità.

3) Accordi con associazioni pensionati delle Forze dell’ordine

I pensionati delle Forze di polizia e della Municipale dovranno giocare un ruolo utilissimo per le finalità sia sociali sia di prevenzione delle illegalità nei luoghi in cui l’affollamento crea condizioni per delinquere (parchi, mercati, uscita dalle scuole e perfino sugli autobus cittadini dove avvengono spesso borseggi).

4) Collaborazione con le imprese che operano sul territorio

Importantissimo anche l’avvio di una stretta collaborazione con le associazioni di categoria del territorio per affrontare il discorso sicurezza legato allo svolgimento delle attività lavorative istituendo un tavolo permanente che veda presenti anche forze di Polizia e Assessore alla Sicurezza del Comune. Particolarmente importanti in questo senso i referenti associativi di tabaccai, farmacisti, tassisti e baristi, con i quali approfondire le diverse necessità nello svolgimento delle proprie professioni.

Sicurezza Sociale

 

La sicurezza è figlia anche di un attento controllo dei fenomeni sociali che maggiormente possono creare condizioni borderline nel cui contesto alcuni individui possono essere maggiormente indotti a comportamenti devianti. Di seguito illustriamo alcuni ambiti all’interno dei quali una corretta attività di prevenzione e sensibilizzazione può produrre importanti risultati per il benessere della nostra comunità.

1) Baby gang

Nel contesto dei fenomeni di devianza sociale negli ultimi anni si è assistito ad un intensificarsi di quello delle cosiddette “Baby gang” e del “Cyberbullismo”. In questo senso appare importante mettere in atto azioni di prevenzione che si concentrino in particolar modo sulle scuole, predisponendo iniziative di sensibilizzazione attraverso anche il coinvolgimento diretto delle forze di polizia e della Municipale.

2) Ludopatie

Le patologie derivanti dall’utilizzo compulsivo dei giochi d’azzardo rappresentano un importante problema di salute pubblica che colpisce indistintamente tutte le fasce sociali. Esso può portare al disfacimento di rapporti familiari e sociali, alla compromissione della posizione sociale e, nei casi più estremi, a generare fenomeni criminosi. Per questo motivo occorre mettere in atto tutte le prevenzioni possibili al fenomeno intensificando i controlli in modo da contrastare l’utilizzo alterato delle slot machines e videopoker, armonizzando gli orari delle sale giochi con quelle di altri esercizi pubblici e infine adottando iniziative di informazione e sensibilizzazione sui rischi delle ludopatie.

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