Tornati in Italia gli operai della Bonatti Spa rapiti in Libia. Ancora...

Tornati in Italia gli operai della Bonatti Spa rapiti in Libia. Ancora a Tripoli le salme delle vittime

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1457082185135.jpg--_liberati_gli_altri_due_tecnici_della_bonatti___in_corso_verifica_della_farnesinaSono tornati. Gino Pollicardo e Filippo Calcagno – i due operai della Bonatti Spa sopravvissuti a quello che sembrerebbe un blitz delle forze armate mirato alla loro liberazione e a quella degli altri due dipendenti dell’impresa parmigiana che sarebbero morti nel conflitto a fuoco – dopo 8 mesi di prigionia in mano ai terroristi in Libia, hanno rimesso piede in Italia. Il volo di stato che li ha riportati a casa, decollato verso le 3.30 dall’aeroporto di Mitiga a Tripoli, è atterrato stamani alle 5 a Roma Ciampino. Dopo l’abbraccio con i familiari, i due, piuttosto provati per la lunga prigionia e per lo stress di questi ultimi giorni, sono stati ricevuti anche dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che li ha attesi sulla pista.

Non è stato facile riportarli a casa, ma dopo un lungo braccio di ferro diplomatico con le autorità libiche, il via libera è arrivato. Dopo qualche ora di riposo in compagnia dei familiari, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno incontreranno il pubblico ministero di Roma, Sergio Colaiocco, incaricato di svolgere l’inchiesta che dovrà chiarire molti punti ancora oscuri del sequestro dei quattro operai italiani della parmigiana Bonatti Spa e soprattutto della loro liberazione costata la vita agli altri due ostaggi, Failla e Piano, le cui salme sono ancora in Libia in attesa del via libera al rientro da parte delle autorità di Tripoli.

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