Mobbing, dipendente del settore Cultura chiede 300mila euro al Comune

Mobbing, dipendente del settore Cultura chiede 300mila euro al Comune

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Sembra quasi che Alessandro Cimino abbia fatto…scuola.

L’ex capo dei vigili di Parma, insediatosi sotto la gestione del commissario Ciclosi dopo aver vinto un regolare concorso, era stato epurato dall’accoppiata Pizzarotti – Casa: ufficialmente non confermato dopo il periodo di prova.

Ne seguì una causa davanti al giudice del lavoro che diede ragione a Cimino: 60mila euro di rimborso.

Ed ora la storia si ripete. Un dirigente, ha fatto causa al Comune di Parma. L’accusa? Mobbing.

Roberto Gradali, dipendente dal 1992, come si evince dal suo profilo Linkedin, faceva parte dell’Istituzione biblioteche, abolita pochi mesi fa, quando le stesse sono tornate nella piena gestione dell’assessorato alla Cultura.

Così Gradali si è rivolto al giudice del Tribunale di Parma sezione Lavoro chiedendo danni per 300mila euro, fra danni patrimoniali e non per il comportamento mobbizzante, oltre alcuni mancati scatti salariali.

Il Comune, convinto della bontà del proprio agire, si difenderà in Tribunale del lavoro difeso dai propri legali Laura Maria Dilda e Francesca Priori.

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