Zebre Rugby, lasciano il presidente Romanini e il vice Amoretti. Scoppia la...

Zebre Rugby, lasciano il presidente Romanini e il vice Amoretti. Scoppia la crisi societaria, adesso tocca alla Fir

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Presidente-Romanini-saluta-i-nazionali-600Le Zebre Rugby restano senza guida. Nel consiglio d’amministrazione della società che si è riunito proprio oggi, sabato 20 febbraio, per una riunione già programmata, sono arrivate le dimissioni del presidente Gianluca Romanini (nella foto al centro con gli atleti convocati per il Sei Nazioni) e del vicepresidente Egidio Amoretti. In uno scarno comunicato della società emesso a tarda sera si legge che “i consiglieri ringraziano i dimissionari per il lavoro svolto”. Ma anche che il Cda tornerà a riunirsi nei prossimi giorni e che successivamente verrà convocata anche l’assemblea dei soci.

Dimissioni clamorose, improvvise, un fulmine a ciel sereno? Pare proprio di no. Sembra che il presidente Romanini già a dicembre fosse pronto a lasciare, ma sarebbe stato convinto a restare. Cosa succede in casa Zebre? Probabilmente la naturale evoluzione della prolungata crisi societaria dettata dai problemi finanziari. Il rugby, soprattutto nel torneo celtico del Guinness Pro12, costa molto e il ritorno non è sufficiente. La Federazione italiana rugby ha messo a disposizione 4 milioni di euro, così come per l’altra franchigia celtina, il Benetton, ma sembra che per le Zebre il presidente federale Alfredo Gavazzi sia intervenuto con altre inizioni di liquidità per permettere alla società di proseguire il campionato.

Cosa accadrà adesso non è facile prevederlo. Bisogna attendere le decisioni del prossimo Cda e soprattutto dell’assemblea dei soci. Probabilmente ci sarà da rimettere mano al portafoglio, ma nel frattempo la franchigia sembra sia destinata a tornare, come lo scorso, interamente sotto il controllo della Federazione.

 

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