Sindacati: caro Fritelli, quale futuro per la Provincia?

Sindacati: caro Fritelli, quale futuro per la Provincia?

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Filippo FritelliLe organizzazioni sindacali di categoria Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, attraverso i rispettivi segretari Sauro Salati, Matteo Casetti Gian Maria Pighi, hanno inviato al presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli, e, per conoscenza, alla Conferenza territoriale dei sindaci, una lettera aperta a proposito dell’imminente smantellamento dell’ente di piazzale della Pace. I sindacati esprimono preoccupazione, ma sono anche interessati a conoscere quali sono le intenzioni del presidente Fritelli.

Ecco il testo della lettera aperta inviata dai sindacati di categoria:

Egregio Presidente, avevamo già deciso di scriverle dopo l’ultimo incontro sindacale di martedì 8 febbraio, ma la sua intervista alla stampa locale rilasciata sabato 13 febbraio necessita di diversi chiarimenti.

Lei nell’intervista dichiara di non sentirsi il “liquidatore fallimentare della Provincia” e rilancia la visione dei territori dentro questo progetto di riordino che sono le aree vaste, progetto sperimentale di questa Regione, ma noi chiediamo a Lei: da oggi alla costituzione di questo nuovo soggetto cosa succede nei territori e come l’Amministrazione ha intenzione di riorganizzarsi rispetto alle funzioni fondamentali che sono restate in capo alle Province?

Ci riferiamo a viabilità, edilizia scolastica, pianificazione. Crediamo che nel merito di questi temi la visione politica e gestionale da parte Vostra sia assolutamente latitante.

Questa domanda, che è alla base della revisione della macrostruttura della Provincia di Parma, dovrebbe vedere riorganizzati i dipendenti che sono restati sulle funzioni fondamentali e sui servizi di supporto, dando loro un ruolo, promuovendo le loro professionalità, per dare risposte ai cittadini. Questo come avviene? Voi dite attivando delle convenzioni con la Provincia di Piacenza ed in un’Area vasta che vada da Piacenza a Reggio.

La legge Regionale n. 13 del 30 luglio 2015 stabilisce in modo puntuale i passaggi di riorganizzazione delle competenze che sono tornate in capo alle Regioni: Sociale, Turismo, Ambiente, Agricoltura ecc… questo lascia aperte incognite su cosa faranno i Centri per l’Impiego nella Nuova Agenzia Regionale per il Lavoro.

Sul tema Aree vaste la Legge Regionale di riordino non stabilisce niente, quindi cosa siano questi nuovi Enti e cosa facciano è ancora un disegno progettuale tutto da definire, perché pensare alle aree vaste come la somma di più Province con le stesse competenze suonerebbe male, e certamente non risolverebbe i problemi organizzativi che affliggono i Comuni.

Nel nostro territorio le esperienze d’Unione di Comuni sono quasi al fallimento e le fusioni hanno ad oggi due declinazioni molto diverse.

Tutto questo per affermare che l’esperienza di un ente pur con delle competenze ridotte come quelle oggi in capo alla Provincia deve, per noi, avere ancora un senso per i lavoratori e per i cittadini.

Presidente, se non vuole essere di fatto il liquidatore fallimentare della Provincia, dovrebbe finalmente impegnarsi a dare motivazione ai dipendenti che restano per fare al meglio il proprio lavoro ed in attesa che si pensi come risolvere il vuoto del Dirigente alla Viabilità o il buco lasciato sul Dirigente al Bilancio, problematiche rispetto a cui abbiamo espresso non poche perplessità su come si sia deciso di non mantenere attiva per questa funzione una convenzione con il Comune di Parma (ma si fanno convenzioni con Piacenza), crediamo che un segnale positivo da parte Sua potrebbe essere di promuovere una Conferenza dei Servizi che coinvolga tutti i dipendenti della Provincia, dando loro un ruolo e cercando di dare ai lavoratori un reale orizzonte di significato professionale.

Il prossimo referendum sul riordino istituzionale voluto dal Governo deciderà se le Province saranno definitivamente abolite o meno, noi come Organizzazioni Sindacali territoriali di categoria FP CGIL, FP CISL,UIL FPL crediamo che ci sia ancora un ruolo da svolgere da parte di questa Provincia su questo territorio cosi diversificato e parcellizzato, in cui sono evidenti le difficoltà di sviluppare nel breve Unioni e fusioni.

Per  FP CGIL, FP CISL, UIL FPL Parma
Sauro Salati, Matteo Casetti, Gian Maria Pighi

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