Telecamere videosorveglianza, scegliere in base alla normativa

Telecamere videosorveglianza, scegliere in base alla normativa

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Scegliere di installare in casa o in ufficio un sistema di videosorveglianza con telecamere così da andare a rendere ancora più efficiente il proprio impianto di allarme. Una soluzione integrata che prevede quindi diversi strumenti che lavorano all’unisono e che è sempre più praticata visto anche il dato relativo ai furti in abitazione, che soprattutto nelle grandi città non accenna a calare.
Oggi poi le soluzioni sono molte, per tutte le tasche e adatti anche per gli amanti della tecnologia: gli impianti di allarme con telecamere di sorveglianza possono essere integrati con la domotica di casa, ove già impostata, o settati per essere controllati anche da remoto tramite app da installare su smartphone.
Tutto questo ha incrementato le possibilità per i consumatori finali. Ma quali sono i sistemi di videosorveglianza per la casa più efficaci e cosa prevede la normativa al riguardo, visto che prima di installare le videocamere si devono conosce le leggi al riguardo?

Videosorveglianza per la casa, come scegliere

Di base questo mercato si divide in due grandi macroaree: telecamere di sicurezza wifi e telecamere cablate, quindi con i fili. Non esiste a prescindere una soluzione ideale o migliore dell’altro, come sempre è un discorso soggettivo legato a diversi parametri. Di base se si volesse schematizzare la differenza è la seguente:

  1. Telecamere wifi: sono impianti di ultima generazione che hanno la peculiarità di non prevedere il cablaggio in quanto funzionano con la rete wifi, quindi con internet. Tradotto, non è necessario richiedere opere murarie, il che si traduce in un risparmio economico oltre che ad un lavoro più veloce, senza dover fare lavori stravolgenti all’interno della propria abitazione. Ovviamente sono legate alla rete internet, in caso di guasto della rete smettono di funzionare;
  2. Telecamere con cavi: le tradizionali videocamere con impianto cablato, la cui installazione prevede opere murarie per far passare i cavi elettrici. Un lavoro più invasivo e di conseguenza più costoso. Il vantaggio di queste telecamere è quello di essere analogiche, funzionano quindi grazie ai cavi elettrici e permettono di svolere un lavoro puntuale, di qualità elevata in quanto legate a fonti energetiche sempre disponibili.


La normativa in materia di videosorveglianza per la casa

E veniamo alla legge in materia di videosorveglianza per la casa: cosa dice e quali sono le regole da seguire? C’è una normativa ben precisa alla base della quale c’è un concetto che può essere riassunto nel rispetto della privacy. Questo è quanto si cerca di tutelare con la legge.
Il titolare della abitazione resta il responsabile del trattamento e quindi anche di eventuali violazioni; come si può immaginare un concetto di questo genere è ancora più forte quando si parla di impianti di sorveglianza in uffici o luoghi di lavoro. Lì il rischio di infrangere la privacy dei dipendenti è maggiore.
Per tutte queste ragioni si consiglia sempre di rivolgersi a professionisti dell’installazione evitando il fai da te, in quanto è indispensabile conoscere come possono essere installate le videocamere, dove possono essere posizionate e l’angolatura, per capire cosa possono riprendere. In una abitazione la criticità maggiore è data dagli spazi esterni, anche per quanto riguarda i condomini: le telecamere devono avere infatti un’angolazione tale da non riprendere quanto accade per strada, fattore che andrebbe ad intaccare la privacy dei passanti.
Tutte le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza devono poi essere conservate per un tempo stabilito (48 ore) e quindi distrutte. Ovviamente la diffusione di queste immagini costituirebbe un illecito.

 

 

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