Manutenzione e salvaguardia della minipiscina: igienizzazione, disinfezione ed equilibrio chimico

Manutenzione e salvaguardia della minipiscina: igienizzazione, disinfezione ed equilibrio chimico

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Una minipiscina idromassaggio è un oggetto di comfort senza eguali, trasmette serenità, relax e offre quel tocco di lusso agli ambienti in grado di cambiarne drasticamente la percezione di chi li frequenta. Le minipiscine idromassaggio più innovative disponibili in commercio hanno caratteristiche e necessità completamente diverse. Tuttavia, tutte devono essere conservate appropriatamente con disinfezioni, igienizzazioni e controlli periodici in grado di allungarne il ciclo di vita. Vediamo quindi come bisogna comportarsi per avere una vasca idromassaggio in salute e ben manutenuta.

Il primo passo per la salute del tuo idromassaggio: l’igienizzazione

Nella prima fase di manutenzione è necessario rimuovere i residui di sporco e di agenti organici che possono minare la salute della vasca. Bisogna quindi iniziare con l’igienizzazione di bordi, pareti e fondale della piscina. Per la rimozione dei corpi indesiderati più ingombranti è bene procedere, in prima battuta, con un semplice retino, in grado di raccogliere ogni forma di sporcizia accumulata nel tempo sulla linea di galleggiamento. 

Spesso però l’utilizzo del classico retino può rivelarsi non sufficiente poiché alcuni dei corpi possono risultare attaccati al fondo e alle pareti, in questo caso è bene fare affidamento a scope aspiranti e robot pulitori in grado di arrampicarsi alle pareti e rimuovere ogni residuo di sporco.

Talvolta può rivelarsi necessario rimuovere dei corpi grassi che si vengono a formare nel tempo se non vi è costante cura dell’impianto. Per eliminare questo problema, esistono, fortunatamente, dei prodotti professionali in grado di risolvere il tutto senza danneggiare la struttura, si tratta di prodotti altamente alcani da utilizzare sporadicamente.

Manutenzione di tubature, canalina e filtro 

Una volta eliminato la parte più consistente dello sporco è bene procedere con la pulizia di tubature, canalina e filtri. Prendersi cura di questi elementi è di fondamentale importanza per evitare che si ripresentino in breve tempo gli stessi problemi risolti nella fase precedente e mettere a repentaglio la salute della vasca. Ad esempio, trascurare la pulizia del filtro può causare un elevato aumento della pressione sovraccaricando così le tubature di tutto l’impianto e danneggiandole seriamente. Inoltre, non rimuovere i detriti accumulati nel filtro, può causare una scarsa pulizia dell’acqua e il conseguente intorbidimento del liquido. Controllare regolarmente questi aspetti della piscina è una pratica di base da ripetere con cadenza settimanale se si vuole allungare la vita dell’idromassaggio.

La disinfezione dell’impianto con alghicidi e flocculanti

Il terzo passo da compiere nel ciclo di manutenzione del tuo idromassaggio, una volta rimossi i residui di sporco più evidenti, è sicuramente l’eliminazione di tutti quegli organismi indesiderati che possono presentarsi in vasca nei periodi estivi o in caso di cattiva gestione della minipiscina. Stiamo parlando quindi di alghe e batteri che possono, talvolta, rivelarsi dannosi per la salute delle persone e della vasca stessa. 

I principali rimedi su cui fare affidamento sono gli alghicidi, conosciuti anche come antialghe, e flocculanti. L’alghicida è utilizzato solitamente per eliminare le alghe in formazione, si tratta quindi di un prodotto da utilizzare a prevenzione della creazione di organismi indesiderati. L’utilizzo del antialghe è quindi da riproporsi ciclicamente con una frequenza d’uso basata sui 10g di prodotto per m3 di acqua ogni due settimane.

I flocculanti sono invece dei coagulanti per sostanze metalliche che potrebbero, altrimenti, intorbidire l’acqua. Il processo di flocculazione permette di agglomerare queste piccole particelle in granuli più spessi permettendone quindi una facile rimozione con l’uso di un semplice retino. Si tratta quindi di un prodotto chimico che facilità la pulizia e la disinfezione dell’ambiente e, come tutti i prodotti chimici, va utilizzato con cura. In questo caso, non si tratta di un prodotto per la prevenzione di danni ma per la cura ogni qual volta si presenti il problema. Le dosi consigliate dai maggiori fornitori sono di 4,5g per m3 ed il loro utilizzo consiste nella loro diluizione in un contenitore prima dell’inserimento in vasca.

Superclorazione della minipiscina idromassaggio

In alcune fasi dell’anno, come durante i cambi di stagione, può rivelarsi particolarmente utile l’utilizzo di altri prodotti chimici per la minipiscina. Una delle pratiche più famose e più utili è sicuramente la superclorazione o shock da cloro. Cioè un sovradosaggio di cloro necessario a disinfettare l’acqua. Questa pratica si rivela particolarmente utile in due casi: riapertura dell’impianto dopo un periodo di inutilizzo, manutenzione settimanale nel caso degli impianti pubblici. Tuttavia, è particolarmente consigliabile ripetere il procedimento anche per le vasche private almeno una volta ogni due settimane. 

Il processo di superclorazione consiste nella somministrazione di prodotto tra gli 8-10g ogni 2-3 settimane. Con questa azione si intende ossidare le sostanze inquinanti portate da chi frequenta la vasca o da agenti atmosferici esterni. Dopo aver svolto questo processo, è importante non utilizzare l’impianto per almeno per un paio di giorni al fine di evitare danni alle persone che frequentano la vasca. Detto ciò, i valori corretti per l’uso del cloro devono essere stabiliti a seconda delle proprietà della vasca indicate sull’apposito manuale. Uno scorretto utilizzo di questi prodotti potrebbe anche danneggiare l’impianto e le sue tubazioni.

Controllo e regolazione del pH della vasca

Una volta svolti tutti i dovuti passaggi precedentemente indicati, si avrà sicuramente un ambiente sano e pulito. Tuttavia, la cura della minipiscina idromassaggio non finisce qui. Chi si occupa della manutenzione deve anche tenere costantemente sotto controllo gli equilibri chimici dell’acqua per evitare la nuova formazione di organismi indesiderati e predisporre la piscina all’utilizzo.

Il primo e più importante elemento da tenere in considerazione è il pH dell’acqua. Viene solitamente misurato con una scala che va da 0 a 14, il suo valore ideale per la messa a disposizione dell’impianto si attesta però tra i 7,2 ed i 7,6. Per farlo, esistono svariati kit pronti all’uso in commercio che permettono di ottenere questa misurazione. Spesso, oltre alla misurazione del pH, questi kit permettono anche di tenere sotto controllo il livello di cloro, fattore importante per evitare che le tubazioni della vasca idromassaggio si vadano a danneggiare. Il loro funzionamento solitamente consiste nel prelevare l’acqua della minipiscina, inserirla in un campione, inserire il prodotto chimico fornito con il kit e aspettare la colorazione del liquido, leggendo il manuale e osservando l’intensità del colore si può intuire su che livello si attestano pH e cloro.

Nei casi in cui il pH risulti troppo basso si ha una situazione di “acqua acida”, fatto che può provocare bruciore sulla pelle di chi frequenta la minipiscina. Se, al contrario, il pH è troppo alto, l’acqua è detta basica, anche in questo caso la sensazione è di bruciore. Una volta determinato lo stato di acidità, è possibile intervenire con appositi prodotti per la regolazione del pH, sostanze chimiche a base di bromo, ozono e ossigeno che possono aumentare o diminuirne il livello a seconda delle esigenze.

Minipiscine con idromassaggio: le applicazioni

Le moderne tecnologie EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato) e XPS (Polistirene Espanso Estruso) con cui vengono realizzate le minipiscine conferiscono leggerezza e solidità alla struttura, rendendole perfette per l’installazione su solai e attici. Non solo la struttura, anche l’impianto di filtrazione delle minipiscine è realizzato in fibalon, un materiale molto leggero [Fonte: realizzazione minipiscine]. 

Questo non significa rinunciare all’estetica: in termini di rivestimenti, le minipiscine possono essere dotate di mosaici o resine che lasciano ampio margine di personalizzazione, con elementi geometrici e accessori a decorazione dell’intera struttura. Infine, qualora si possieda una piscina già esistente, la minipiscina idromassaggio può essere collocata al suo interno, andando a creare una piscina nella piscina, massimizzandone il comfort. 

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