D’Aversa: “Una partita che vale sei punti. Ma io alla salvezza ci...

D’Aversa: “Una partita che vale sei punti. Ma io alla salvezza ci credo”

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Alla vigilia di Benevento-Parma, ecco le parole di Mister D’Aversa:

“Di quelli che sono rientrati dalle nazionali c’è qualcuno che stamattina durante la rifinitura mi è sembrato fosse un po’ più stanco, ma abbiamo ancora la giornata di oggi e domattina per recuperare e per valutare. La parola “Finale” non mi piace perché se poi le cose non vanno come devono andare può sembrare tutto finito. Chiaro che quella di domani è una partita importantissima, per gli altri può valere tre punti ma per noi può valerne sei: è una partita da portare a casa a tutti i costi. Affrontiamo una squadra che prima della pausa ha ottenuto una vittoria importante contro la Juventus, quindi incontriamo una squadra con un entusiasmo particolare. Detto questo, quel che ho detto ai ragazzi è che noi dobbiamo ragionare su noi stessi; mancano ancora 52 giorni perché noi possiamo compiere l’impresa, credo fortemente che questa squadra abbia il potenziale per non stare in questa posizione di classifica, ma se siamo in tale posizione è perché evidentemente non tutti abbiamo dato il massimo finora. Quel che ho chiesto ai ragazzi è che da oggi fino all’ultima partita ognuno di noi debba dare il massimo, sono convinto che raggiungeremo il nostro obiettivo. La partita di domani per noi è fondamentale, dobbiamo andare lì per cercare di vincerla a tutti i costi. Poi se la vogliamo chiamare finale o quant’altro, la partita è comunque importante, ma non è il modo in cui la chiamiamo che determina l’importanza della partita stessa”

“Dico la verità, il primo giorno di allenamento dopo la gara con il Genoa sono rimasto stupito: la convinzione sul ragionare su una possibile salvezza me la danno i ragazzi stessi, perché penso che qualunque gruppo dopo quel che abbiamo passato noi – dove in diverse partite eravamo in vantaggio e come nel caso della Fiorentina siamo stati raggiunti al 93’, così come contro il Genoa è stata una delle gare dove abbiamo creato di più -, ecco qualsiasi altro gruppo si sarebbe buttato giù, mentre noi in settimana abbiamo ripreso come se nulla fosse successo. Certo che se pur meritando non siamo riusciti a portare a casa certi punti, vuol dire che qualche errore lo abbiamo commesso, ma tutte quelle situazioni positive le dobbiamo portare dentro di noi capendo che già dalla partita di domani non ci possiamo permettere errori che vanno a condizionare un risultato laddove il campo dice il contrario”

“Gli errori si analizzano quasi sempre, in queste due settimane avendo la maggior parte dei difensori a disposizione si è lavorato su quelle tematiche che ci hanno portato ad avere risultati in passato, non sempre si ha tutto questo tempo a disposizione per lavorarci, ma quando si analizzano gli errori non lo si fa per dare delle responsabilità al singolo; questo è stato un problema, per lo meno da quando sono arrivato io, un po’ generico, dovuto magari ad un lavoro non svolto sin dall’inizio, dalla non conoscenza del proprio compagno, da tante situazioni. Laddove c’è la possibilità di lavorare si cerca di farlo, si cerca di migliorare, ma come ho già detto stamattina ai ragazzi dal punto di vista degli allenamenti, dell’intensità, dell’impegno durante la settimana non posso rimproverare loro nulla. Chiaro che se tutto questo non è bastato finora per uscire da questa situazione – nonostante si siano fatte delle buone prestazioni, se devo recriminare da questo punto di vista l’unica gara è stata quella contro il Bologna, nemmeno quella contro la Sampdoria perché lì di occasioni ne abbiamo avute – vuol dire che allora qualche errore lo si è commesso: questo ci deve servire per il futuro, per la gara di domani e per tutte le altre. La volontà di tutti quando si va in campo è cercare di non commettere errori, però questo è accaduto, dunque questo aspetto va migliorato. C’è la possibilità di raggiungere l’impresa, ma questo dipende solo da noi”

“Questa partita la stanno caricando molto, come si può leggere dai giornali. Troveremo una squadra che secondo me rispetto al girone d’andata sarà un po’ diversa e lo dimostra anche il sistema di gioco, nelle due partite in cui hanno fatto risultato ovvero a Spezia e in casa della Juventus sono passati al 5-3-2 mentre per la maggior parte del campionato hanno usato il 4-3-2-1, ma al di là di questo hanno cambiato un po’ la fisionomia, nel girone d’andata erano un po’ più propositivi mentre ora lo sono meno, lavorano più compatti con le caratteristiche di una squadra esperta, con giocatori di categoria e che farà una partita per ottenere un risultato per chiudere il discorso salvezza. Noi sappiamo che di fronte avremo un impegno non semplice come tutte le altre gare, ma sappiamo anche che dobbiamo andare lì e fare di tutto per vincere la partita e per farlo bisogna essere equilibrati, non bisogna concedere occasioni da rete; ragioniamo sui loro pregi e sui loro difetti e da parte nostra ci deve essere l’intenzione di andare a fare un risultato pieno”

Ho un ottimo rapporto con Inzaghi, è un amico, credo sia un ottimo allenatore ma il pregio che ha maggiormente è l’umiltà: con uno del suo spessore, con una carriera come la sua da giocatore, a parlare di calcio trovi un ragazzo umile. Dal mio punto di vista diventerà un grande allenatore. Detto questo, c’è la volontà da parte di entrambi di vincere la partita come è giusto che sia“.

“Cambia il modo di affrontare gli allenamenti, dopo una sconfitta o una vittoria l’entusiasmo o lo spirito possono essere diversi, ma questi ragazzi fin dal primo giorno dopo l’ultima partita si sono rimessi a pedalare sull’obiettivo successivo, sui i carichi per quelli che sono rimasti abbiamo potuto svolgere un ottimo lavoro, la maggior parte era in nazionale e con loro non si è potuto lavorare come con chi è rimasto; credo che un risultato positivo o negativo ti faccia cambiare solo il livello di entusiasmo nell’affrontare il lavoro, ma anche dopo partite pareggiate come fossero sconfitte questo non hanno mai influito sul lavoro quotidiano o settimanale per la preparazione della partita”.

Ringrazio i romeni in nazionale perché hanno anticipato il rientro a spese loro: questo dimostra che pur essendo giovani hanno un senso di appartenenza al club e non è così comune. Così come ringrazio pubblicamente Cornelius e Conti perché hanno fatto di tutto per esserci ed essere a disposizione pur non essendo in condizioni ottimali per poter partire dall’inizio e pur rischiando un’eventuale ricaduta. Aspetto la giornata di oggi, domattina parlerò con tutti, c’è chi ha recuperato di più, chi meno, in base a questo sceglieremo gli undici da mandare in campo ma da questo punto di vista sono abbastanza sereno perché al di là dei titolari ci sarà chi subentrerà quindi valuteremo tutto senza sottovalutare nulla. In questo momento c’è bisogno di tutti, degli esperti Pellè, Cornelius e Gervinho, così come dei giovani Mihaila e Man: il Parma ha bisogno di tutti, sono tutti importanti. E se questa settimana non ho potuto lavorare con tutti perché in molti erano via per le nazionali, vuol dire che le qualità ci sono ed è per questo che dobbiamo fare qualcosa in più, perché quel che si è fatto finora non è bastato. Alibi su infortuni e squalifiche non ne vogliamo, ci saranno assenze pesanti ma noi andremo a Benevento per dare il massimo”

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