Pizzarotti chiede ristori urgenti: “La crisi non è ancora iniziata, serve il...

Pizzarotti chiede ristori urgenti: “La crisi non è ancora iniziata, serve il treno dell’Europa”

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“IL GOVERNO FACCIA UN PASSO AVANTI”.

Così il sindaco Federico Pizzarotti esorta Roma a inviare aiuti concreti contro la crisi economica figlia della pandemia.

“La crisi economica non è ancora concretamente arrivata. Ora il Paese e le città stanno ascoltando i primi tuoni. Ma la crisi vera deve ancora arrivare.

Se a questo si somma che le imprese, i piccoli artigiani, le piccole attività di chi la mattina alza la saracinesca, non hanno ottenuto i giusti ed equi ristori – neanche sufficienti per programmare il futuro nel breve termine -, si capisce quanto sia importante avere ora un governo stabile che detti una linea chiara.

Come ho detto più volte, noi sindaci siamo pronti a ripartire, siamo già organizzati e strutturati, stiamo aspettando i miliardi dall’Europa per venire incontro alle esigenze delle città e degli italiani.

Siamo pronti, attendiamo che Roma faccia la sua parte con responsabilità.

È un tempo, questo, in cui non è possibile alcun tentennamento, alcuna indecisione, nessuna debolezza. I ristori non ci sono, la crisi economica deve ancora arrivare, e il governo è stato colpito da una crisi politica da cui non ne è uscito né forte né compatto.

Non va bene, non possiamo permettercelo.

Se vogliamo pensare di organizzare e investire i miliardi del Recovery fund europeo, ora bisogna che il governo e la maggioranza si mostrino presenti e forti: c’è bisogno di un nuovo patto di legislatura con una maggioranza più forte e un governo rinnovato.

Pensare di tirare avanti con qualche parlamentare preso qui e là, solo perché ha paura di perdere la poltrona, è inconcepibile.

Andare avanti per andare avanti non serve a nessuno, serve solo ad allungare l’agonia.

Mi auguro che non si arrivi a elezioni anticipate, ma per non arrivarci il governo cambi passo e alla svelta. Se perdiamo il treno dell’Europa, quel treno non passerà più: o ci si rinnova facendo ripartire il Paese e le città, oppure dimostreremo a tutti, ancora una volta, che l’Italia non è in grado di sapersi rilanciare”.

 

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