Conti deposito: guida alla scelta

Conti deposito: guida alla scelta

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Prodotti di investimento ottimali per chi vuole piazzare i propri soldi in modo sicuro, magari a fronte di un margine di guadagno piuttosto risicato. Quantomeno ora, perché fino a qualche anno fa i rendimenti che potevano essere garantiti dai conti deposito erano decisamente più ampi.
Oggi non è più così e ci si chiede spesso se il gioco valga la candela: la questione è che il momento che si sta attraversando è decisamente complesso, rischioso. Parcheggiare i propri soldi all’interno di un conto corrente vuol dire poter contare su rendimenti non propriamente elevati ma mantenere comunque il proprio capitale al sicuro.

Cosa sono i conti deposito?

Da ricordare che i conti deposito sono prodotti bancari simili ai conti corrente con la differenza che consentono di veder fruttare interesse nel tempo. In sostanza la cifra che si va a depositare deve restare ferma per un periodo prestabilito al momento della sottoscrizione del contratto: alla scadenza naturale si riavrà indietro la somma investita più il plusvalore generato.
Un conto deposito non consente di effettuare transazioni; a differenze del conto corrente, che invece può prevedere movimentazioni di varia natura, un conto deposito prevede che i soldi siano bloccati per il periodo stabilito. Per aprire un conto di deposito bisogna comunque essere titolari di un conto corrente tradizionale aperto presso la medesima banca alla quale ci si sta rivolgendo per un conto deposito.

Come scegliere un conto deposito

Arriviamo ora alla fatidica domanda e cerchiamo di capire quali sono i migliori conti deposito: la prima grande differenza si ha tra conti corrente liberi e vincolati. I nomi spiegano già tutto: i primi non prevedono che la cifra sia bloccata mentre i secondi, quelli vincolati, non consentono di effettuare movimentazioni, come si diceva prima, durante il periodo del contratto.
Ovviamente i vincolati possono garantire percentuali di remunerazione finale un po’ più alte: ed il tasso è proprio l’elemento che fa la differenza, quanto verrà riconosciuto al consumatore a scadenza del vincolo.
In sostanza i conti deposito sono strumenti flessibili, anche nel caso di soldi bloccati dato che hanno una durata limitata nel tempo: i rischi sono legati ad eventualità che la banca non sia in grado di restituire il capitale depositato e gli interessi maturati. Tutta via come noto, le banche che operano all’interno della Comunità Europea sono obbligate dalla Direttiva Comunitaria 2009/14/CE ad aderire ad un sistema di garanzia dei depositi che copre fino a 100mila euro ogni singolo investitore.

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