Tamponi rapidi, la Regione si organizzi per il loro utilizzo

Tamponi rapidi, la Regione si organizzi per il loro utilizzo

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“La Regione Emilia-Romagna è interessata ad utilizzare i tamponi rapidi ‘Fai da te ‘ che si stanno sperimentando in Veneto con risultati molto incoraggianti? Ha intenzione di organizzarsi per essere pronta per il loro utilizzo autodiagnostico adattando e potenziando la propria attività di biosorveglianza?”.

Sono i quesiti contenuti in una interrogazione alla Giunta regionale presentata dai consiglieri regionali del Gruppo Lega Emilia-Romagna con primo firmatario il vicepresidente dell’Assemblea legislativa regionale, Fabio Rainieri.

“Il 16 novembre il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha presentato, testandolo su se stesso, un nuovo tipo di tampone rapido che stanno sperimentando nelle strutture sanitarie di quella Regione – ha dichiarato il primo firmatario.

“Si tratta di uno strumento autodiagnostico molto innovativo ed efficace perché riuscirebbe a riscontrare risultati attendibilissimi sulla presenza dell’infezione da Sars-coV-2, immediatamente conclusa una rapida procedura di 2-3 minuti e con costi di produzione bassissimi. Il suo utilizzo massivo potrebbe pertanto migliorare notevolmente il sistema di tracciamento dell’epidemia di covid-19 ma anche consentire di proseguire o di riaprire varie attività. Per non dire della possibilità di rendere più rapidi e quindi efficaci i controlli nelle scuole, nelle residenze per anziani e nelle strutture sanitarie.

“Con l’impegno anche della Regione Emilia-Romagna gli iter di sperimentazione e di validazione si potrebbero accelerare per renderli disponibili in grandi quantità in breve tempo, forse anche prima del mese ipotizzato da Zaia – ha concluso Rainieri – Bisogna però crederci ed organizzarsi per tempo perché l’Emilia-Romagna non perda quella che potrebbe essere una grande opportunità per vincere la guerra al coronavirus”.

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