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Coronavirus – A Parma 76 nuovi contagi, morti due uomini di 95 e 85 anni

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Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 43.477 casi di positività, 889 in più rispetto a ieri, su un totale ancora molto alto di 16.179 tamponieseguiti nelle ultime 24 ore.

Dei nuovi positivi, sono 486 gli asintomaticiindividuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

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Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 224 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 304 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,2 anni.

Sui 486 asintomatici, 176 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 23attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 per screening sierologico, 14 con i test pre-ricovero. Per 268 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La provincia con più contagi è quella di Bologna(235), a seguire Reggio Emilia (114), Rimini (86), Modena (84), Parma (76), Piacenza (75), Ferrara(57), Ravenna (52), l’area di Cesena (43), il territorio di Forlì (36) e quello di Imola (31).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

I tamponi effettuati sono stati 16.179, per un totale di 1.433.217. A questi si aggiungono anche 2.053 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 11.663 (863 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.941 (+823 rispetto a ieri), il 93,8% dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: 3 a Bologna (3 uomini di 93, 81 e 66 anni), 2 a Parma (entrambi uomini di 95 e 85 anni) e 1 Piacenza (1 donna di 93 anni).

Non crescono i pazienti in terapia intensiva, che rimangono 86,mentre sono 636 (+40 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 7 a Piacenza (+1 rispetto ieri), 8 a Parma (invariatorispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (-2 rispetto a ieri ), 39 a Bologna (1 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (+2 rispetto a ieri), 2 a Ravenna (-2 rispetto a ieri), 4 a Forlì (+1 rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 6 a Rimini (-1 rispetto ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono a 27.277 (+20 rispetto a ieri).

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.842 a Piacenza (+75, di cui 30 sintomatici), 4.987 a Parma (+76, di cui 55 sintomatici), 6.769  a Reggio Emilia (+114, di cui 36 sintomatici), 6019 a Modena (+84, di cui 34 sintomatici), 8.080 a Bologna (+235, di cui 74 sintomatici), 761 casi a Imola (+31, di cui 17 sintomatici), 2.021 a Ferrara (+57, di cui 33 sintomatici); 2.197 a Ravenna (+52, di cui 22 sintomatici), 1.905 a Forlì (+36,di cui 28 sintomatici), 1.452 a Cesena (+43, di cui 36 sintomatici) e 3.444 a Rimini (+86, di cui 38 sintomatici).

I dati nazionali – Aumentano ancora i contagi per coronavirus in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute nelle ultime 24 ore sono stati individuati 16.079 nuovi casi, quasi mille più di ieri, ma con circa 7.500 tamponi in meno (170.392 contro 177.848). Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale così a 465.726. In aumento anche il numero delle vittime: 136 in un giorno, mentre ieri erano 127, per un totale che è arrivato a 36.968

Il rapporto fra casi positivi e tamponi è di nuovo pari al 9,4%. E’ lo stesso dato di quattro giorni fa, il dato più alto di quetsa seconda ondata, «Nonostante una lieve riduzione registrata negli ultimi due giorni, il trend settimanale è di forte crescita e la dimostrazione è che nell’arco di una settimana è quasi raddoppiato. Anche per questo parametro abbiamo un tempo di raddoppio vicino ai sette giorni», ha detto all’ANSA il fisico Giorgio Sestili, fondatore e fra i curatori della pagina Facebook «Coronavirus – Dati e analisi scientifiche».

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