False malattie per andare in vacanza: denunciato dipendente del Comune di Parma

False malattie per andare in vacanza: denunciato dipendente del Comune di Parma

1409
0
CONDIVIDI

In data 3.7.2019 la Guardia di Finanza, Nucleo PT, di Parma ha dato esecuzione al provvedimento con cui il Gip di Parma, su richiesta della Procura di Parma (Sost. Proc. dott. Pensa), ha disposto il sequestro preventivo diretto e, in subordine, per equivalente, della somma di circa 57.000 euro nei confronti di G. R. (dipendente del Comune di Parma) e di 3.000 € nei confronti S. M. (convivente del primo). 

L’indagine, che prende le mosse dalla denuncia sporta dal dirigente del Settore Sviluppo Organizzativo e Controllo Strategico del Comune di Parma, nei confronti di G. R., dipendente del medesimo ente, ha permesso di riscontrare quanto rappresentato dal denunciante, e cioè che G. R., dipendente del Comune di Parma in qualità di Esecutore Amministrativo – Cat. B, dal 2009 si assentava dal lavoro a vario titolo, usufruendo di congedi per malattia dipendente da causa di servizio, infortunio sul lavoro, malattia comune, permessi retribuiti per motivi personali, cure fisiatriche e ferie, in definitiva non prestando mai regolare attività lavorativa.

Dal mese di settembre 2009 sino a marzo 2011, senza considerare i periodi di ferie, il G. era stato assente tutte le settimane dal lunedì al giovedì, per malattia dovuta a causa di servizio, rientrando il venerdì in modo tale da interrompere il computo dei giorni di causa di servizio nel triennio. Da aprile 2011 a ottobre 2015 aveva alternato periodi di assenza a diverso titolo, con sporadiche riprese di servizio, e dal 2015 non era più rientrato a lavoro, alternando periodi di assenza giustificati a vario titolo.

In definitiva, attraverso tali stratagemmi, oltre che attraverso la presentazione di falsi certificati medici giustificativi delle assenze in occasione delle visite fiscali inviate al suo domicilio dal Comune di Parma, l’indagato è riuscito a “diluire” nel tempo il periodo dei tre anni di assenza contrattualmente previsti per la causa di servizio in modo tale da non far maturare il periodo di comporto che avrebbe fatto scaturire una decurtazione dello stipendio ovvero i presupposti per un eventuale licenziamento.

Sino all’ultimo giorno di osservazione, peraltro, il G. ha proseguito nelle condotte illecite ai danni dell’ente pubblico presentando certificati di assenza per malattia nonostante la sua reale situazione fisica attuale, documentata con foto e video durante numerosi appostamenti effettuati da personale della Guardia di Finanza di Parma, gli permettesse di spostarsi quotidianamente, con estrema disinvoltura, in bici, a piedi, in auto e sui mezzi pubblici.

Nel corso degli anni lo stesso ha inoltre realizzato diversi viaggi all’estero, a Sharm El Sheik, anche nei periodi in cui era assente per malattia, presentando poi certificazione medica falsa.

Dalle indagini sono emersi concreti elementi per ritenere che, in tali comportamenti, G. R. sia stato aiutato, nel corso degli anni, dalla sua compagna S. M., che in diverse occasioni ha avallato in tutto e per tutto il disegno criminoso del compagno, anche avvalendosi del suo titolo di psicologa, presentandosi in sedi istituzionali dapprima come testimone ad un infortunio sul lavoro, poi come procuratore di G. R. nel procedimento disciplinare instaurato a suo carico da parte del Comune di Parma e poi anche come sua psicologa personale ad una visita di controllo presso l’Inps di Parma.

In tale ultima circostanza, in particolare, come si è visto sopra, l’indagata ha accompagnato il G. alla visita di controllo presso l’INPS confermando ai medici di quell’ente le mendaci controdeduzioni prospettate dallo stesso, essendo perfettamente a conoscenza, invece, della realtà dei fatti, ossia delle condizioni di salute del compagno, le quali gli consentivano perfettamente di muoversi agevolmente e senza l’uso di stampelle, nonché della falsità dei certificati medici prodotti dal G. a giustificazione delle varie assenze dal lavoro e dal domicilio.

A tale proposito merita di essere evidenziato un episodio nel quale il G., nell’atto di fare ingresso presso gli uffici dell’INPS per un controllo, simulava di deambulare con difficoltà e con l’ausilio di stampelle, quando invece pochi minuti prima era stato oggetto di osservazione da parte della PG, la quale documentava anche con foto e video che lo stesso era perfettamente in grado di camminare agilmente senza stampelle.

Le indagini mirano a verificare altresì la genuinità delle certificazioni mediche che nel corso degli anni hanno consentito all’indagato di fruire un elevato numero di giorni di riposo per malattia dipendente da causa di servizio.

Nessun commetno

Lascia una risposta: