Il Mall di Baganzola uccide l’aeroporto, Legambiente chiama in causa gli industriali...

Il Mall di Baganzola uccide l’aeroporto, Legambiente chiama in causa gli industriali di Parma

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Legambiente continua la battaglia contro il Mall di Baganzola – il Parma Urbano District che l’impresa Pizzarotti sta realizzando nell’area ex Salvarani – con una lettera indirizzata agli Industriali di Parma. Nel mirino, le possibili ricadute che l’enorme centro commerciale avrebbe sull’ampliamento dell’aeroporto Verdi deciso per permettere l’operatività degli aerei cargo.

Abbiamo raccolto e studiato molta documentazione, come siamo abituati a fare con il metodo dell’ambientalismo scientifico, e riteniamo che entrambi i progetti presentino delle criticità e, soprattutto, delle incompatibilità fra loro – si legge nella lettera inviata all’Upi -. Vogliamo pertanto portare alla Vostra attenzione proprio la relazione che intercorre tra la costruzione del grande centro commerciale di Baganzola e il destino dell’aeroporto di Parma nonché delle sue possibilità di sviluppo e di piena operatività. Alla luce delle norme di sicurezza Enac infatti, ci pare che il centro commerciale non solo non sia sinergico con l’aeroporto (come comunicazioni a mezzo stampa vorrebbero suggerire), ma addirittura ponga le precondizioni per il suo definitivo affossamento”.

Uno scenario che si delinea chiaramente, a nostro modo di vedere, anche da recenti risposte ufficiali dell’Amministrazione comunale – rincara Legambiente Parma -. Non intendiamo qui porre la questione di merito sulla necessità di un centro commerciale di quel tipo: Legambiente è notoriamente contraria alle logiche cementizie di occupazione del territorio che comportano aumentano di traffico e inquinamento senza sostenibilità economico-sociale. Né vogliamo qui interloquire sull’opportunità dell’ampliamento di piste su cui pure abbiamo perplessità, e nemmeno sulla correttezza amministrativo-legale dei progetti, sulla quale ci siamo già espressi e continueremo a farlo. Vogliamo solo rivolgere a voi, associati e rappresentanti dell’Unione Parmense Industriali, cui riconosciamo un importante ruolo pubblico – sottolineano ancora gli ambientalisti – queste sottolineature di problemi riguardanti l’intera Città: la probabile incompatibilità tra centro commerciale e aeroporto (non fugata dalla risposta ufficiale dell’Amministrazione Comunale); se tale incompatibilità fosse definitivamente confermata sarebbe messa a rischio l’operatività di una struttura presentata finora come di interesse generale per la città e i cospicui investimenti privati connessi; la mancanza di dibattito sulla questione sembra evidentemente sminuire il ruolo di interesse cittadino dell’aeroporto. In particolare l’atteggiamento silente delle istituzioni locali e regionali pare confermare che non si crede né nell’ampliamento, né nel mantenimento dell’aeroporto di Parma”.

Il territorio di Parma è già stato afflitto da scelte strategiche e trasportistiche clamorosamente errate, balzate purtroppo agli onori delle cronache nazionali: dal progetto di Metropolitana, al moncone di Ti-BrE, passando per il ponte sul Po oggi chiuso e per la perdita dei finanziamenti sulla ferrovia Parma-La Spezia – conclude la lettera di Legambiente -. Crediamo che le aziende oggi più innovative e avanzate del territorio possano avere un ruolo importante per rivedere questa deriva negativa. Noi, per parte nostra, siamo disponibili ad essere parte attiva a questo confronto“.

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