Nomine, sprechi e qualche assurdità nella “riforma” dell’organigramma comunale di Parma

Nomine, sprechi e qualche assurdità nella “riforma” dell’organigramma comunale di Parma

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Una riforma fantomatica si aggira nel Comune di Parma: la riforma della “macrostruttura”. Nome oscuro sotto il quale si nasconde una ristrutturazione dell’organigramma comunale mai spiegata al Consiglio e tantomeno ai cittadini, nonostante la promessa di convocare una commissione, e le molte domande da noi poste. Ci siamo allora messi a leggere le carte.

Intanto i cittadini di Parma hanno pagato questa “riforma” 40.000 euro a una società di consulenza. Possibile che assessore al personale o la direzione generale, che di euro ne costano già parecchi, non riuscissero a fare da soli? Ma andiamo al sodo: sono stati creati sei nuovi settori (6 nuovi dirigenti) e ben otto Posizioni Organizzative in più. Vediamo da dove vengono.

Il settore personale è stato diviso (o meglio spaccato) in due, giuridico ed economico: un’operazione che sembra fatta apposta per indebolire un settore non gradito, oggi troppo “forte”, più che per migliorarne la gestione. E’ stato creato un nuovo settore Protezione civile, staccato dal Corpo di Polizia, con nemmeno tre dipendenti, un numero che sembra inadeguato all’importanza del compito. A cosa serve questa separazione se non dare un nuovo incarico dirigenziale?

E qual è l’utilità del Settore consulenza giuridica amministrativa, composto da un dirigente (di se stesso!), quando già ci sono l’Avvocatura municipale ed il Segretario generale?

La stessa domanda riguarda la separazione di “Mobilità ed energia” da “Tutela ambientale”, che ovviamente hanno invece una relazione molto forte e avrebbero potuto o dovuto restare uniti per il bene dell’ambiente e soprattutto della salute dei cittadini di Parma: per non parlare del fatto che dividere significa in questo caso, come negli altri già citati, avere settori poco efficaci, perché con poco personale.

Il premio delle assurdità lo vince però il settore “Associazionismo, partecipazione e pari opportunità e benessere animale”, il cui dirigente ha la stessa retribuzione di posizione del settore sociale e degli educativi (!), che sono tremendamente più complessi.
Ovviamente ci sono anche aspetti positivi, come la creazione del settore “Transizione digitale” o la nuova Posizione organizzativa del sistema bibliotecario, che prima non c’era. In generale però sembra che questa ristrutturazione sia stata costruita più per moltiplicare le posizioni apicali che per rispondere alle reali esigenze della macchina comunale (pensiamo per esempio ai Servizi sociali, ormai da tempo in forte sofferenza). Mentre rimangono in sospeso nomine fondamentali: perché la Polizia municipale non ha ancora un comandante ormai da più di sei mesi?

Queste e altre domande faremo al Comune, sperando che venga convocata al più presto una commissione in cui avere finalmente le spiegazioni che chiediamo da tempo.

Pier Paolo Eramo – Parma Protagonista

Fabrizio Pezzuto – Parma Unita Centristi

Lorenzo Lavagetto – Partito Democratico

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