Spariti 200 assegni del Comune di Parma: dovevano andare alle famiglie per...

Spariti 200 assegni del Comune di Parma: dovevano andare alle famiglie per il diritto allo sport

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“La notizia che 200 assegni per il diritto allo sport dei giovani parmigiani siano spariti per essere incassati fraudolentemente da qualcuno, non è tra quelle che sindaco e giunta raccontano volentieri nei loro spot su una Parma che esiste solo nella loro propaganda. Eppure è successo, stando alle denunce delle famiglie e di un dirigente comunale di cui si è appreso in questi giorni”. È quanto denunciano i consiglieri comunali della Lega, nel presentare un’interrogazione inviata al sindaco Federico Pizzarotti per chiedere lumi su una vicenda che – se confermata – avrebbe davvero dello scandaloso.

Il Comune di Parma dal 2006 sostiene il “Diritto allo sport” erogando contributi alle famiglie economicamente disagiate per sostenere e incentivare la pratica sportiva dei figli tra 7 e 17 anni con un bando annuale che dal 2017 poteva anche essere erogato direttamente alle società sportive ove i giovani svolgono l’attività.

Qualcosa deve essere andato storto – sostengono i consiglieri leghisti – se le famiglie assegnatarie denunciano di non avere ricevuto nulla, eppure al Comune risulta che gli assegni sono stati comunque incassati. Nell’interrogazione chiediamo di sapere a quanto ammonta il danno economico per le famiglie e per le casse del Comune, qual è stata la disastrosa procedura che ha permesso la sparizione dei soldi, che si intende fare con le famiglie rimaste senza contributo”.

Ci chiediamo inoltre – concludono i consiglieri leghisti Emiliano Occhi, Maurizio Campari, Laura Cavandoli e Carlotta Marù – come sia possibile che nel 2018 il Comune spedisca assegni invece di fare direttamente bonifici su conto corrente. Se non si trattasse di soldi dei cittadini ci sarebbe da ridere nel pensare a sindaco e vicesindaco che vanno in giro per l’Italia a raccontare che c’è un nuovo partito fatto di concreti amministratori locali. Che poi sono quelli che si fanno fregare sotto il naso gli assegni, che si dimenticano di informare i cittadini quando un dipendente infedele fa sparire oltre mezzo milione di euro da una partecipata, che hanno abbandonato interi quartieri della città all’incuria, alla delinquenza e al degrado, che taglieggiano i cittadini con le tasse al massimo. Salvo poi spiegare agli altri come si governa…”.

 

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