Argine crollato da 5 mesi, tutto fermo dopo l’alluvione

Argine crollato da 5 mesi, tutto fermo dopo l’alluvione

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A distanza di cinque mesi dall’alluvione del 12 dicembre, Colorno si “lecca” ancora le ferite, e ad oggi non si è saputo più nulla di eventuali responsabilità dovute al ritardo dell’allerta, ed inoltre ancora non si è provveduto a risolvere totalmente i danni fatti dalla forza dell’acqua“. Così Nicola Scillitani, leader di Amo Colorno, torna sulla vicenda alluvione che nel dicembre scorso ha provocato non pochi danni nella cittadina parmense. Una paralisi – secondo Amo Colorno – dimostrata anche dall'”argine di contenimento che si può scorgere percorrendo l’argine destro della Parma, all’altezza della chiusa del canale Galasso… crollato e rimasto in tali condizioni da ben 5 mesi“.

E’ vero che ci avviciniamo all’estate – dice ancora Scillitani – ma immaginate la pericolosità che esso comporterebbe in caso di piena, tanto più che alle spalle di quell’argine sono presenti un’abitazione ed un capannone che durante l’alluvione del 12 dicembre, sono stati completamente sommersi dall’acqua. Percorrendo inoltre l’argine destro della Parma, abbiamo potuto notare la chiusa, completamente avvolta da folta vegetazione e ci domandiamo come mai il comune non abbia ancora provveduto. Inoltre abbiamo potuto notare la presenza di un pezzo di guard-rail che finisce poco prima del passaggio a livello. Era così costoso e complicato allungarlo per pochi metri, almeno fino al passaggio a livello? Tutto questo avrebbe garantito maggiore sicurezza“.

Tante criticità segnalate, ma Amo Colorno dice di non aver mai avuto risposte. “Posso certamente capire i bilanci comunali sempre più risicati e i tanti ed eventuali crediti non riscossi, ma allora perchè per la sala civica nell’Aranciaia, 250.000 euro si sono trovati?…“, conclude Nicola Scillitani.

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