All’Istituto Giordani nasce il “Giardino dei Giusti”, uno spazio di riflessione che...

All’Istituto Giordani nasce il “Giardino dei Giusti”, uno spazio di riflessione che “fa bene”

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Nello spazio verde dell’Istituto superiore “Pietro Giordani” di via Lazio è sbocciato il “Giardino dei Giusti”, il primo di Parma, per ricordare le vittime, ma anche i sopravvissuti all’olocausto e i tanti benefattori che non hanno piegato la schiena di fronte al potere e che non si sono neppure girati dall’altra parte. All’inaugurazione anche il sindaco Federico Pizzarotti, che dell’antifascismo continua a farne una bandiera, accompagnato dall’assessore ai Diritti dei Cittadini, Nicoletta Paci, dalla dirigente scolastica Lucia Sartori, e dalle insegnanti Lucia Ghizzoni, Lidia Grandi e Francesca Superchi.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto del progetto scolastico ”Liberi di ricordare”, che mira a favorire nei ragazzi un approccio attivo alla storia moderna ed un livello di crescita personale ed emotiva attraverso attività che sottolineino l’importanza di ricordare  quei tragici eventi del secolo scorso. Un’iniziativa che l’Istituto Giordani ha proposto ai suoi studenti a partire dall’anno scolastico 2009/10 e che ha affrontato ed approfondito tematiche storiche quali Shoah, sterminio del popolo Rom, genocidio del popolo armeno, progetto Aktion, attraverso lezioni frontali, visione di film, viaggi della Memoria, incontri con relatori e, soprattutto, confronto con testimoni sopravvissuti al genocidio.

“Liberi di ricordare” in quest’anno scolastico ha portato all’attenzione coloro che hanno scelto il bene per cancellare il male. Così, dopo una precedente iniziativa dedicata alla figura del campione di ciclismo e Giusto Gino Bartali, oggi all’Istituto Giordani si è ricordata la crocerossina parmigiana Luisa Minardi. Il 6 marzo è infatti – come deciso dalla legge del dicembre scorso – la “Giornata dei Giusti delle Nazioni”.

La dirigente scolastica Lucia Sartori ha sottolineato come il progetto voglia fare emergere nei ragazzi uno “spirito critico da attuare di fronte alle situazioni. Prima di agire è sempre necessario chiedersi quale strada è giusto prendere, le persone sono persone quando riflettono su ciò che fanno, al contrario di un branco. La scuola sta lavorando con voi per farvi agire in questa ottica”.

Oggi come un tempo è difficile prendere decisioni scomode, andare in una direzione diversa da quella che prendono in tanti – ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti, incontrando gli studenti di alcune classi nell’aula magna dell’Istituto -. Il giardino dei giusti non è un luogo in quanto tale, è un luogo in cui pensare in piccolo o in grande, affinché certe cose non si ripetano. Non girarsi dall’altra parte, in un periodo in cui si parla molto di quello che “non fanno” altri è un discorso abbastanza dirompente. Non perdete il coraggio di alzare la mano e di fare ogni giorno ciò che siamo chiamati a fare”.

E l’assessore Nicoletta Paci ha aggiunto: “I Giusti hanno fatti azioni grandi, ma le azioni grandi sono replicabili anche nella vita di tutti i giorni, ad esempio quando si prendono le difese di un compagno che viene vessato. La memoria di grandi gesti è la strada che ci può guidare nella quotidianità”.

Ulianova Radice, direttrice di Gariwo-Comitato foresta dei Giusti, ha esortato i ragazzi ad “adottare un Giusto” per avere un buon riferimento nei momenti critici. Infin e alcuni studenti sono entrati proprio nei panni della vicenda della crocerossina parmigiana recitando alcuni brani delle sue memorie.

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