Annibali (Pd): violenza sulle donne, dati da paura. C’è ancora molto da...

Annibali (Pd): violenza sulle donne, dati da paura. C’è ancora molto da fare

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Oltre il 40 per cento delle donne italiane hanno subito qualche forma di molestia sessuale, un dato impressionante e sconvolgente, che sottolinea ancora una volta come la violenza di genere non sia più una emergenza temporanea ma una questione strutturale da affrontare al più presto“. Lucia Annibali, candidata a Parma della coalizione di Centrosinistra alla Camera dei Deputati, commenta il rapporto dell’Istat reso noto questa mattina sui dati riferiti al 2015/2016. “Questi numeri mi spingono, ancora di più, a lavorare per fare in modo che le donne escano da questa condizione: sarà il mio primo impegno in Parlamento, un impegno che ha un valore importante anche per Parma e per le parmigiane“, ha aggiunto.

L’Istituto di statistica stima che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita abbiano subito qualche forma di molestia sessuale e che siano 3 milioni 118mila le donne (15,4%) che le hanno subite negli ultimi tre anni.

Appare chiaro – spiega Annibali – che c’è ancora molto da fare per garantire alle donne la libertà da questi comportamenti. Nel mio lavoro al Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato fatto tanto: è stato rilanciato il numero antiviolenza 1522 ed elaborato un piano strategico nazionale per sostenere le vittime, senza dimenticare le linee guida per le donne che arrivano in pronto soccorso pubblicate sulla Gazzetta ufficiale solo pochi giorni fa“.

Un altro tema che emerge con forza dalla ricerca dell’Istat sono le molestie sul luogo di lavoro: nel corso della vita 1 milione 173mila donne (7,5%) sono state vittima di ricatti sessuali per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera. “Anche in questo campo alcuni passi avanti sono stati fatti: nell’ultima Legge di Bilancio è presente un emendamento perché chi denuncia non sia a rischio di perdere il lavoro. È stato anche instaurato un proficuo dialogo di collaborazione con le sigle sindacali per cercare di mettere un argine a questa situazione ma certamente la strada è ancora lunga“, continua Annibali.

Per Lucia Annibali il tema della violenza va comunque affrontato a 360 gradi senza dimenticare il ruolo della cultura e degli uomini: “Lavorerò per un cambiamento della nostra società per fortuna alcune cose stanno migliorando ma è necessario far capire a tutte e a tutti che il soggetto debole non è la donna che subisce questi abusi ma l’uomo che li compie“.

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