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Sportello Unico Edilizia del Comune, ora si paga il ticket per parlarci. Lega Nord: una follia

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Da quest’anno per parlare con il Comune di Parma bisognerà pagare un ticket. Di 30 o di 60 euro, a seconda dei casi. Il balzello, per “fortuna”, riguarda soltanto i tecnici e coloro che hanno bisogno della consulenza dello Sportello Unico Edilizia.

Una notizia che ha fatto trasecolare il gruppo consiliare della Lega Nord, che con il consigliere Maurizio Campari ha presentato un’interrogazione – sottoscritta anche dagli altri colleghi di gruppo, ovvero Laura Cavandoli, Carlotta Marù ed Emiliano Occhi – indirizzata al sindaco Federico Pizzarotti ed alla Giunta.

Siamo rimasti davvero spiazzati – dichiara Maurizio Campariquando abbiamo appreso che il nuovo piano tariffario del Comune di Parma prevede anche l’esborso di un ticket di 30 o 60 euro da parte dei tecnici professionisti per poter usufruire della consulenza dello Sportello Unico Edilizia per la stesura dei progetti edilizi. Mai fino ad oggi erano stati chiesti denari ai tecnici progettisti per poter conferire con gli Uffici comunali: questo è logico dato che la legge sulla semplificazione edilizia prevede che lo Sportello Unico sia il primario interlocutore a disposizione del professionista ed abbia tra i propri compiti quello di ‘supportarlo nella definizione degli interventi ammissibili e in fase di progettazione degli interventi’. Per questi motivi – conclude Campari – abbiamo chiesto quali siano state le ragioni che hanno convinto Pizzarotti e la Giunta ad approvare con voto unanime questa nuova norma e se non ritengano di doverla modificare escludendo da tale pagamento almeno gli iscritti agli Ordini Professionali“.

In un momento in cui le leggi sull’edilizia prevedono che i progettisti ed i tecnici comunali debbano fronteggiare responsabilità sempre maggiori – concludono Laura Cavandoli e gli altri consiglieri leghisti – è basilare che l’amministrazione cerchi di favorire la collaborazione fra le parti e questa norma va nella direzione diametralmente opposta“.

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