Maestri diplomati magistrali di Parma: la nostra protesta davanti al ministro Fedeli

Maestri diplomati magistrali di Parma: la nostra protesta davanti al ministro Fedeli

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I diplomati magistrali che ieri hanno organizzato il presidio in piazza Garibaldi per far sì che la ministra raccogliesse la loro protesta, in merito alla sentenza del 20 dicembre 2017 che li esclude dalle gae e quindi dalla certa stabilizzazione, ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione: bambini, genitori, insegnanti, studenti, educatori, colleghi di Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Modena, Bologna, Cremona, Milano, Bergamo, Brescia, Torino, le sigle sindacali intervenute, il sindaco della città Federico Pizzarotti per l’aiuto e l’interessamento, il sindaco di Sorbolo Nicola Cesari per averci fatto ricevere dalla ministra Valeria Fedeli e dall’avvocato e senatore Giorgio Pagliari che si è offerto di studiare la sentenza da cui saremo presto ricevuti per un dialogo più approfondito e per la cordialità e collaborazione le forze dell’ordine: digos, vigili urbani, polizia e questura.

Il presidio si è svolto in modo vivace e gioioso riportando in modo deciso le ragioni della protesta direttamente alla ministra Valeria Fedeli in due momenti: uno al mattino molto veloce presso l’università ed uno inatteso nel pomeriggio presso l’Immergas a Sorbolo, grazie all’intervento dei sindaci di Parma e di Sorbolo, dove le maestre e i maestri hanno potuto esporre meglio le loro profonde preoccupazioni e la loro esasperazione legati a questo momento di grave incertezza. I diplomati magistrali non si arrendono e lotteranno in tutte le sedi per avere quanto ritengono giusto. Ribadiamo che intendiamo perseguire tutte le vie che ci potranno portare ad una risoluzione giusta per la vicenda che ci ha colpiti, non protestiamo contro lo stato, il Miur o la giustizia ma contro l’ingiustizia, che non può non riconoscere il lavoro che abbiamo prestato nella scuola pubblica per anni da precari, il nostro obiettivo è uno la salvaguardia della certezza lavorativa che avevamo prima della sentenza, chiediamo che chi vive questa situazione angosciosa non sia dimenticato ma stabilizzato in modo serio e dopo anni di politiche scolastiche che hanno ignorato la nostra condizione.

Molti di noi prestano servizio da molti anni: dieci, quindici, vent’anni sono laureati formati ed in molti casi hanno superato le verifiche di dirigenti e commissioni (l’anno di prova di conferma in ruolo). Non vogliamo riconquistare il nostro posto di lavoro ma vederlo riconosciuto formalmente, siamo disponibili al confronto e vogliamo partecipare fattivamente ai tavoli di discussione del problema non per dare soluzioni ma per avere soluzioni che siano condivise. Il coordinamento non si ferma qui prossimi appuntamenti: fiaccolata regionale a Bologna il 10 febbraio, sciopero scuola il 23 febbraio a Roma, raccolta firme per esporre il problema a livello locale ed incontri con diversi esponenti politici del territorio Locale e Nazionale.

Diplomati Magistrali Parma

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