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Riti religiosi nel circolo culturale di via Pertini, Lega Nord: a Fidenza c’è una moschea, Comune e Regione non lo sanno

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La Lega Nord insiste: in via Pertini a Fidenza opera una vera e propria moschea mai autorizzata, mascherata da circolo culturale. E il Carroccio continua a fare la voce grossa in Regione, chiedendo che anche in questo caso venga fatta rispettare la normativa in materia di luoghi di culto.

In marzo ci è stato risposto, in merito all’ipotesi che il fabbricato di via Pertini fosse chiaramente una moschea – sottolinea il capogruppo Fabio Rainieri che non vi erano elementi per esprimere pareri oggettivi e per essere più precisi l’assessore al welfare Gualmini ci scrisse: ‘si ribadisce che esprimere oggi un giudizio in merito sia alquanto improprio poiché la valutazione sarebbe fondata su presunzioni e non fatti oggettivi’. Il primo settembre scorso, elemento oggettivo e inconfutabile dato che sono intervenute le forze dell’ordine, si è tenuta nell’edificio di via Pertini la celebrazione della festa islamica del sacrificio. E’ chiara ora, la destinazione d’uso dell’immobile, sede dell’associazione culturale Ennour?. La Regione intende prendere posizione?“.

Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, rincara quindi la dose, sostenendo che la vicenda sia decisamente sfuggita di mano sia all’amministrazione di Fidenza che alla Regione Emilia Romagna, ree entrambe di essere state un po’ troppo indulgenti con l’associazione culturale che, per il consigliere del Carroccio, oggi dovrebbe essere cancellata dal registro regionale delle Associazioni di Promozione Sociale per non aver rispettato quanto prescritto dalla legge, trasformando uno spazio destinato a centro culturale ad un luogo di culto. Ad Ennour è stata notificata addirittura una diffida per aver svolto una manifestazione di carattere religioso in un luogo dove si dovrebbero tenere ben altre attività.

Abbiamo provato in tutti i modi a far aprire gli occhi al Comune e alla Regione su quanto stava accadendo in via Pertini, ma nessuno ha voluto prestarvi attenzione, a discapito dei cittadini e della loro sicurezza – sottolinea Rainieri -. Addirittura l’assessore Gualmini ha inoltrato una risposta fotocopia a due mie interrogazioni dai contenuti differenti, glissando completamente le richieste di fare chiarezza su quanto stava accadendo in quel fabbricato. Probabilmente non l’avrà nemmeno letta dato che abbiamo portato alla sua attenzione il fatto che si stesse allestendo strutturalmente una vera e propria sala dedicata al culto. Il paradosso è che per rispondere alla seconda interrogazione e quindi per copiare e incollare lo stesso testo, ci hanno messo due mesi“.

Nel frattempo l’associazione è ancora in via Pertini – chiosa Rainieri – e quell’edificio le cui finalità dovrebbero essere altre, viene utilizzato come luogo di culto, in barba alla giustizia, alle regole e ai cittadini“.

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