Alluvione, “Fare!” porta il caso sui tavoli dei ministri Delrio e Franceschini

Alluvione, “Fare!” porta il caso sui tavoli dei ministri Delrio e Franceschini

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L’emergenza idrogeoligica cbe sta interessando il Parmense finirà all’attenzione dei ministri Graziano Delrio per le Infrastrutture e Dario Franceschini per i Beni culturali.La senatrice Emanuele Munerato (Fare! Con Tosi) ha infatti annunciato un’interrogazione sulle rotture degli argini a Brescello, in località Lentigione, e a Colorno, dove l’acqua ha inondato il piano terra della Reggia, generando ingentissimi danni. Le infiltrazioni del torrente Lorno hanno provocato l’interruzione della strada provinciale numero 6; a Casaltone il torrente Enza nella notte ha invaso parte delle aree  golenali, arrivando a lambire strada del Traglione, determinandone la chiusura alla circolazione. Anche la piena del Taro ha causato alcuni allagamenti nell’area Cepim.

Eventi atmosferici così intensi saranno sempre più frequenti – dicono Caterina Galli, coordinatrice regionale di Fare, e Michele Malvica, responsabile del movimento politico per la provincia di Reggio Emilia -. Noi di Fare, credendo fermamente che la tutela del territorio sia fonte di presidio e di ricchezza, ci siamo immediatamente attivati per interrogare, a firma della senatrice Munerato, i Ministri delle Infrastrutture e dei Beni Culturali riguardo le tutele sia dei nostri complessi industriali, delle imprese e degli investimenti che stanno flebilmente ripartendo dopo una crisi devastante, sia per conoscere lo stato di fatto dei progetti di prevenzione del rischio idrogeologico del nostro territorio, soprattutto se si intende accelerarne i processi. Chiederemo inoltre quali siano, nello specifico, le misure per tutelare la Reggia di Colorno, che rischia danni permanenti in caso di fenomeni di esondazione come quelli di questi giorni”.

Giovanna Galli e la senatrice Emanuela Munerato

“Fare! Con Tosi” rilancia e fa proprio l’appello di Confagricoltura: “L’Emilia-Romagna necessita di urgenti opere idriche a partire dalla costruzione dell’invaso sul fiume Enza, nel Reggiano, che richiede una dotazione finanziaria extra peraltro già sollecitata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Migliaia di famiglie sono state evacuate e migliaia di ettari coltivati sono andati distrutti soprattutto nei comuni di Brescello e Boretto“.

In attesa di risposta dai ministeri – concludono Galli e Malvica – un infinito grazie ai volontari della Protezione Civile, ai vigili del fuoco e ai militi tutti, che continuano a dimostrare un’efficienza svizzera nella gestione delle emergenze. Anche se, sotto l’albero, questo Natale ci piacerebbe trovare meno emergenze e più investimenti per prevenire fenomeni che stanno diventando sempre più drammaticamente ricorrenti“.

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