San Leonardo, lettera al Delegato alla Sicurezza: “Vogliamo un presidio costante”

San Leonardo, lettera al Delegato alla Sicurezza: “Vogliamo un presidio costante”

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I residenti del quartiere San Leonardo, che ormai si sono riuniti da qualche tempo nel gruppo Manifesto per San Leonardo, ha deciso di scrivere al neo delegato alla sicurezza Sauro Fontanesi, esplicando i soliti e i nuovi problemi che ci sono nella zona.

“Facendo seguito all’incontro del 18 ottobre 2017, spinti dall’urgenza di vedere applicate delle misure di contrasto all’illegalità e al conseguente degrado che affligge il nostro quartiere, riteniamo necessario ritornare sull’argomento “SICUREZZA NEL QUARTIERE SAN LEONARDO”, in quanto il livello di pericolosità negli ultimi anni si è alzato.
E’ evidente a tutti infatti che l’escalation di eventi che esulano dall’ormai “normale” spaccio, sia l’ennesimo segnale di degrado e di proliferazione dell’illegalità sul territorio, che richiede interventi immediati e dedicati non più dilazionabili.
Quindi, pur apprezzando le recenti iniziative, ci permettiamo di sollecitare alcune azioni:
• Telecamere – durante la trasmissione di Tele12 del 26/9/2017 l’Assessore Casa ha fornito, su nostra esplicita richiesta, i tempi per l’installazione, ponendo come termine il 31/12/2017.
Chiediamo pertanto conferma di tali tempi e proponiamo nuovamente la localizzazione delle telecamere da installare necessariamente:
• Incrocio Via San Leonardo – Via De Ambris
• Via Venezia – piazzale di fronte al Conad
• Incrocio Via Venezia – Via Cuneo
• Incrocio Via Trento – Via Brennero
• Incrocio Via San Leonardo – Via Prampolini (Interspar): in merito a quest’ultima ricordiamo che sono già trascorse le tre settimane (dal 18/10/2017) indicate dall’Assessore Casa come tempo massimo per l’installazione. Poiché, per quanto a nostra conoscenza, la società Despar ha già interamente pagato al committente (Impresa Pizzarotti) l’intero importo a copertura dell’installazione, chiediamo come mai la telecamera non sia ancora in posizione e funzionante.
Alleghiamo una nuova mappa dei punti caldi dello spaccio.
Evidenziamo altresì l’opportunità di incentivare l’installazione di telecamere private, che possono diventare parte integrante del sistema di videosorveglianza cittadino.
• Polizia Municipale: l’apertura di un presidio distaccato allo Stu Pasubio è sicuramente positivo, soprattutto se la presenza lungo le strade del quartiere dalle 7 alle 19 non si limita alla elevazione di sanzioni per divieti di sosta.
E’ necessario tuttavia addivenire ad un presidio 24/24 con permanenza nei luoghi più critici in Via Trento, Via San Leonardo, Via Venezia ed un utilizzo sistematico dei Narcotest.
• Presidio Forze dell’Ordine: come già sottolineato, è fondamentale intervenire velocemente per liberare il territorio e dare il segno che le istituzioni stanno creando una breccia per far cessare l’assedio.
A tal fine è necessario richiedere maggiori interventi da parte delle Forze dell’Ordine anche con l’impiego di cani antidroga.
Riteniamo utile un utilizzo temporaneo dell’Esercito utilizzando strumenti ideati a livello nazionale, come Operazione Strade Sicure.
• Controllo delle situazioni abitative anomale: è necessario continuare ed aumentare i controlli. Non si può permettere che “proprietari” privi si scrupoli si arricchiscano con lo sfruttamento della povertà e la copertura dell’illegalità, oltre che con l’evasione fiscale,
• Azioni di dissuasione dei clienti degli spacciatori e Pubblicizzazione degli interventi: riteniamo importante effettuare interventi sui clienti, pubblicizzandoli a scopo di dissuasione, e pubblicizzando anche i risultati dei controlli
• Controlli mediante narcotest dei clienti nelle aree critiche dello spaccio
• Effettuazione di controlli sulle targhe dei clienti, rilevate dalle telecamere
• Pattugliamento con auto civetta, anche dotate di telecamere mobili (pubblicizzandone la presenza)
• Coinvolgimento dei Cittadini: Utilizzare i moderni strumenti di comunicazione istituendo un sito gestito dalla Polizia Municipale dove i cittadini potranno fare, in forma anonima, anche attraverso fotografie, segnalazioni in merito ad attività sospette legate alla sicurezza. Anche questa iniziativa deve essere pubblicizzata sugli organi di stampa cittadini. Nel sito dovranno anche essere indicate le informazioni di interesse delle forze dell’ordine
• Regolamento Polizia Municipale: è assolutamente necessaria l’attuazione del Regolamento come strumento di “disturbo” e di controllo delle persone che stazionano nel territorio, nonché l’applicazione del Codice della Strada, con particolare riguardo ai “cavallini”.
• Centro Studi per Legalità: considerato che il fenomeno dello spaccio afferisce ad organizzazioni criminali, è necessario anche effettuare un’analisi più ampia del fenomeno e progettare azioni, per evitare che altre realtà, come il commercio, possano diventare oggetto di interessi criminosi.
• Ruolo del Sindaco: è necessario che il Sindaco adotti “con atto motivato” (in base alla legge 12/2008) “provvedimenti temporanei ed urgenti al fine di eliminare i gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”; le motivazioni a nostro avviso sussistono e sono sicuramente robuste.
E’ altresì utile che il Sindaco richieda al Prefetto la qualifica di agente di Pubblica Sicurezza per gli appartenenti ai corpo di Polizia Municipale”.

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