Froneri accusa i sindacati: niente ammortizzatori, alimentano false speranze

Froneri accusa i sindacati: niente ammortizzatori, alimentano false speranze

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Froneri chiude lo stabilimento di Parma. E in caso di chiusura, non ci sono ammortizzatori sociali né ipotesi di reindustrializzazione. Questo in sintesi il contenuto di una nota che la multinazionale partecipata al 50% da Nestlè, replica a Flai Cgil e Uila Uil dopo l’incontro del 15 novembre a Roma, al quale hanbno preso parte Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero del Lavoro.

In quella sede – ribadisce l’azienda che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Parma e il licenziamento di 120 dipendenti, oltre alla fine di ogni prospettiva per un’iottandina di stagionali – i “rappresentanti di vertice di Froneri Italy hanno confermato di nuovo la decisione di chiusura del sito produttivo di Parma, in piena coerenza con quanto sempre affermato e comunicato in sede istituzionale e ai media. Di conseguenza, non vi è alcun fondamento per affermare che Froneri abbia rifiutato “un’ipotesi di gestione della ristrutturazione” non essendovi mai stata ipotesi percorribile per una ristrutturazione aziendale”.

Secondo quanto previsto dalla legge 223/91 in materia di “cassa integrazione e mobilità”, l’ipotesi della cassa integrazione straordinaria non è legalmente percorribile nel caso della chiusura del sito produttivo di Parma – sottolinea ancora Froneri -. Di conseguenza non vi sono mai state le condizioni per una discussione tra le parti in materia di “ammortizzatori sociali”; chi ne ha parlato ha la responsabilità di aver creato aspettative infondate inasprendo il clima di tensione”.

Resta valida la rosa di proposte per i 120 dipendenti che intanto proseguono il presidio dello stabilimento di via Berenini, ai quali Froneri offre “soluzioni attive per ridurre il disagio sociale, quali: un sostegno di natura economica, un percorso a fini di outplacement, possibilità di trasferimento presso il sito produttivo a Ferentino (Frosinone)“.

E’ auspicio di Froneri – conclude la nota – che il confronto con le rappresentanze sindacali previsto dalla normativa possa svolgersi in modo corretto, al fine di arrivare nel più breve tempo possibile alle soluzioni agibili sopra indicate secondo le modalità più efficaci per rispondere ai bisogni dei singoli lavoratori”.

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