Quel “modello Parma” che non c’è più…

Quel “modello Parma” che non c’è più…

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Il tanto nominato “modello Parma” è un modello che già esisteva e che oggi, a differenza di ciò che gli attuali rappresentati delle istituzioni affermano, è andato completamente distrutto. Non solo, sembra quasi che molti cittadini, ora rassegnati e impotenti di fronte al rapido declino della “petit Paris”, l’abbiano addirittura dimenticato.

Il ricordo della “Bella Parma” è un ricordo offuscato che, stando alle tanto biasimate “chiacchiere da bar”, non trova più nemmeno una collocazione temporale precisa e ben definita. Quasi fossero parte di una leggenda, ogni qual volta vengono raccontate la grandezza e la bellezza di Parma la narrazione inizia sempre con il solito malinconico e nostalgico incipit senza tempo: “una volta Parma”.

In realtà per ritrovare questa leggendaria “Parma di una volta” non bisogna andare neanche troppo indietro. Basterebbe infatti riavvolgere il nastro di soli 6 anni, utilizzare il “Rewind” di Vasco Rossi non solo per riprovare determinate emozioni ma per rivivere la nostra città nel momento di suo massimo splendore.

La Parma (lo dico con grande orgoglio di parte) voluta, progettata e creata dal centrodestra è una città che nel 2011 ha raggiunto il suo momento di massimo splendore nel corso della storia repubblicana, diventando una delle prime città in Italia, se non la prima, in tanti campi e settori.

Nel corso del 2011 il Sole24Ore si è occupato spesso della nostra città perché questa guidava tutte le classifiche delle città più vivibili e meglio servite d’Italia; era seconda per offerta di Asili; prima in Italia per politiche sportive e vincitrice del premio “Città Europea dello Sport” nel 2011; seconda tra le città più Smart d’Italia; ai primi posti per anni nelle politiche ambientali e in quelle riguardanti la mobilità sostenibile.

Parma era un esempio nazionale ed europeo per Governance, Ambiente, Mobilità, Sicurezza e qualità della vita. Parma era una bomboniera; Parma era una città con una strategia, un modello, una filosofia, una ragione d’essere; Parma era una città capace di dire “No” per anni ad una Regione Bologna-Centrica che non ha mai voluto portare avanti l’interesse del nostro territorio; Parma è stata una città che ha messo la famiglia al primo posto con la creazione del “Quoziente Famigliare”, preso ad esempio da 49 sindaci; Parma era una città in grado di valorizzare al massimo il proprio patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico diventando un’attrazione e una meta turistica a livello internazionale; Parma era Parma.

Ed oggi il nostro compito è proprio questo: far tornare Parma ad essere Parma. Non ci sono più spazio e tempo né per i racconti né tanto meno per l’incapacità e l’incompetenza di chi malgoverna la nostra, presto di nuovo, “Petit Paris”.

Jacopo Rosa
Coordinatore Forza Italia Giovani – Parma

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