D’Aversa: “Dovremo essere bravi a leggere i vari momenti della partita”

D’Aversa: “Dovremo essere bravi a leggere i vari momenti della partita”

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Alla vigilia del match che vede impegnato il Parma Calcio in casa del Cittadella per il 14° turno della Serie B Conte.it, Mister D’Aversa ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro tecnico di Collecchio.

“Il Cittadella è una squadra in salute, aggressiva, dovremo essere pronti prima di tutto mentalmente. Se analizziamo tutte le partite che abbiamo giocato fino ad ora c’è stata tutto sommato continuità, ma dobbiamo considerare anche il valore degli avversari: nella scorsa gara contro una squadra costruita per andare in Serie A come il Frosinone ci possono stare momenti in cui devi saper soffrire”.

“Ai ragazzi chiedo di dare il massimo e di saper leggere determinati momenti della partita: a volte dovremo ragionare e altre spingere sull’acceleratore. Il modulo? Non sarà importante quello ma la determinazione con la quale lo interpretiamo. Contro il Frosinone quel che mi ha infastidito sono stati i tanti errori tecnici all’inizio della gara, chiaro che c’è stato rammarico perché dopo la prestazione globale siamo andati a casa con zero punti: ho il difetto di non accettare la sconfitta soprattutto quando i miei ragazzi non la meritano, ma ora dobbiamo pensare al Cittadella perchè possiamo andare incontro a delle difficoltà. Il loro ambiente è sereno ma interpretano il calcio in maniera aggressiva sul campo, inoltre sia i vecchi che i nuovi giocatori hanno molto senso di appartenenza al club, dovremo state attenti”.

“Abbiamo analizzato come gioca il Cittadella, i miei giocatori devono sapere come si comportano gli avversari, più nozioni hanno meglio sanno muoversi in campo, poi però dobbiamo metterci del nostro. Loro giocano con un 4-3-1-2, sono bravi a venirti ad aggredire altri, puntano sui recuperi alti, dovremo essere bravi sulle prime palle ma anche sulle seconde. Inoltre fanno costantemente ottimi campionati e lo scorso anno per lungo tempo sono stati nelle zone alte della classifica“.

Notiziario e convocati –  Al termine della seduta di allenamento a porte chiuse sostenuta questa mattina al Centro Sportivo di Collecchio, Mister D’Aversa ha convocato per la quattordicesima partita del Parma Calcio nel campionato Serie B ConTe.it 2017/2018, in programma domani pomeriggio allo stadio Pier Cesare Tombolato (fischio d’inizio: ore 15) contro il Cittadella, i seguenti 24 giocatori (in ordine alfabetico), partiti nel primo pomeriggio per il ritiro pre-gara nel Lazio:

Yves Baraye, Antonino Barillà, Emanuele Calaiò, Francesco Corapi, Jacopo Dezi, Antonio Di Gaudio, Andrea Dini, Pierluigi Frattali, Marco Frediani, Riccardo Gagliolo, Luca Germoni, Simone Iacoponi, Roberto Insigne, Alessandro Lucarelli, Pasquale Mazzocchi, Gianni Munari, Michele Nardi, Manuel Nocciolini, Juan Ramos, Luigi Alberto Scaglia, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella, Francisco Sierralta, Luca Siligardi.

L’Avversario – Chi pensa che cattolici e comunisti non possano andare d’accordo, scorrendo la storia del Cittadella dovrà ricredersi. Nasce dalla fusione tra una squadra di simpatie rosse e un’altra d’ispirazione cattolica la storia della formazione veneta, prossimo avversario del Parma Calcio nel 14° turno della Serie B Conte.it 2017/18.

La storia del club
Nel 1973 l’Unione Sportiva Cittadellese e l’Olimpia Cittadella decidono di unirsi in un matrimonio non certo ideologico. La prima come detto è legata all’ambiente comunista, mentre la seconda alla Chiesa: e, come è facile intuire, la rivalità era fortissima. All’epoca dei fatti i due club cittadini giocavano nei dilettanti (rispettivamente in Prima Categoria e Promozione) e il presidente dell’Olimpia Angelo Gabrielli ebbe l’idea della fusione, che si realizzò dopo un mese di intense trattative tra le parti, per avere un’unica compagine che rappresentasse Cittadella.

Certo le premesse non erano ideali, vista la rivalità, ma il campo in breve tempo dirà tutt’altro. Nel 1980 il Cittadella vince la Coppa Italia Dilettanti e due stagioni dopo sfiora la promozione tra i professionisti, che arriva alla fine degli anni Ottanta, quando il Cittadella si è già dotato di un nuovo impianto, il Pier Cesare Tombolato (dove gioca ancora oggi). Il club mantiene la permanenza in C2 per buona parte degli anni Novanta.

Alla fine del decennio arrivò sulla panchina dei granata Ezio Glerean, reduce dall’interessante esperienza con il San Donà. Glerean, che basa il proprio lavoro su un calcio offensivo, porta la squadra in C1 e poi, nel 2000, per la prima volta in Serie B battendo il Brescello nella finale playoff il Brescello al “Bentegodi” di Verona. Il club cambia la propria denominazione in “Cittadella Padova” e sposta le proprie gare casalinghe a Padova, complice il fatto che i biancorossi giocano in C2. Dopo due stagioni in cadetteria, i granata tornano in C1 e a giocare al Tombolato. Il ritorno in B avviene cinque stagioni più tardi, quando lo stadio del Cittadella viene ampliato per ospitare 7mila spettatori (Cittadella al 2011 conta 19mila abitanti).

La Cittadella del bomber
Negli ultimi anni in B (tranne una parentesi giocata in Lega Pro nel 2015/16) sono stati diversi gli attaccanti che con la maglia del Cittadella si sono distinti per il numero di gol segnati. Nel 2008/09, anno del ritorno in cadetteria dei granata, Riccardo Meggiorini con 18 reti stagionali contribuisce in maniera importante alla salvezza dei veneti raggiunta all’ultima giornata con la vittoria casalinga 2-0 contro il Rimini.

Nel 2009/10 è invece la stella di Matteo Ardemagni a brillare: sono 22 le reti dell’attaccante, grazie anche alle quali il Cittadella coglie il miglior risultato della propria storia in B arrivando 6° in classifica e guadagnandosi così un posto nei playoff promozione. La stagione successiva è Federico Piovaccari a distinguersi con 23 reti stagionali, conquistando il titolo di capocannoniere della B.

La stagione attuale
Il Cittadella ha attualmente 18 punti in classifica, dopo aver ottenuto in campionato 5 vittorie, altrettante sconfitte e 3 pareggi, con 18 gol fatti e 16 subiti. La squadra è allenata da Roberto Venturato, 54enne tecnico che dopo le esperienze con Pizzighettone, Cremonese, Pergolettese e Piacenza siede dal 2015 sulla panchina del Cittadella. Con i granata Venturato ha ottenuto fino a questo momento risultati importanti. Al primo anno ha riportato la squadra veneta in B vincendo il campionato di Lega Pro ed approdando alla finale di Coppa Italia di categoria, mentre la scorsa stagione è arrivato al sesto posto in regular season (bissando il risultato del club nel 2010).

La rosa del Cittadella, in sede di mercato estivo, ha puntato molto su arrivi di categoria (Arrighini dall’Avellino e Pezzi dal Benevento) e su giovani come Maronilli (Primavera Inter), Kouamè dal Prato e Camigliano dall’Udinese. Venturato può anche contare su elementi esperti come il capitano Manuel Iori e gli attaccanti Antimo Iunco(già ex tra le altre di Torino, Chievo e Bari) e Gianluca Litteri, vincitore del Campionato Primavera con l’Inter nel 2007 e autore già di 13 reti lo scorso anno e 3 in questa stagione.

Il doppio ex – Nato e cresciuto nell’Inter, il nome di Fausto Pizzi è legato a due momenti diversi e indimenticabili della storia dei Crociati.

Tra i nerazzurri Pizzi, nativo di Rho, assaggia il pallone che conta con le giovanili del club fino ad arrivare alla prima squadra alla quale viene aggregato nel 1985/86. L’Inter lo inserisce in un giro di prestiti, come spesso accade ai ragazzi promettenti che devono farsi le ossa. Pizzi finisce in C1 alla Centese, dove dimostra di avere i numeri: 8 gol in 27 presenze è il suo bottino alla prima stagione tra i professionisti. Si conquista così un posto nella Lanerossi Vicenza, che lo ingaggia nel 1987 e lo tiene per due anni, nei quali Pizzi segna 25 gol in 64 presenze e contribuendo in maniera fondamentale alla salvezza dei veneti in terza serie.

Nel 1989 è il Parma di Nevio Scala a chiamarlo al Tardini. Pizzi sale di categoria, approdando in Serie B. A questa prima esperienza al Tardini, chiusa al termine della stagione con la storica promozione in massima serie dei Crociati, è legato un ricordo bellissimo: la prima vittoria del Parma gestione Scala è firmata da una punizione di Pizzi contro il Pescara:

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Quella stagione per Pizzi si conclude con 37 presenze e 12 gol, prima di tornare all’Inter che lo richiama alla base. In nerazzurro gioca due stagioni, vincendo la Coppa Uefa nel 1991 e collezionando 39 presenze e 6 reti. Quindi, il ritorno al Parma, dove con l’arrivo di Asprilla regala ai Crociati quel tasso tecnico e di fantasia importantissimo per consegnare loro la vittoria in Coppa delle Coppe nel 1993.

Dopo una stagione, Pizzi riprenderà il suo personale giro dell’Italia del calcio, che lo porterà a vestire le maglie di Udinese (59 presenze, 17 gol), Napoli (32/3), Genoa (18 presenze), Cremonese (34/4) e Treviso (69/13); quindi nel 2001 lo sbarco nel Cittadella in B, dove gioca 23 partite e segna 2 reti, senza però evitare la retrocessione in Serie C.

Dopo Reggiana, San Marino, Forlì e Terme Montcelli, Fausto Pizzi è tornato nel Parma come allenatore delle giovanili dal 2006 al 2015, prima di diventare per il club rifondato e ripartito dalla Serie D responsabile del settore giovanile crociato.

 L’arbitro dell’incontro – Sarà il signor Marco Serra della sezione Aia di Torino l’arbitro che domenica 12 novembre (fischio di inizio: ore 15) dirigerà la partita tra Parma Calcio e Cittadella allo stadio Pier Cesare Tombolato di Cittadella (Pd), gara della quattordicesima giornata del campionato Serie B ConTe.it 2017/2018.A coadiuvarlo, come assistenti, sono stati designati i signori Mauro Galetto di Rovigo  e Giovanni Margani di Latina e, comequarto uomo, il signor Fabio Piscopo di Imperia.

 

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