Chiusura punto nascite di Borgotaro, Palmizio (FI) chiede deroga al ministro Lorenzin

Chiusura punto nascite di Borgotaro, Palmizio (FI) chiede deroga al ministro Lorenzin

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La chiusura dei punti nascite dell’appennino emiliano è una scelta ingiustificabile“. Così il deputato di Forza Italia Massimo Palmizio, coordinatore regionale degli azzurri dell’Emilia Romagna, ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con la quale contesta il provvedimento che spazzerà via i punti nascita di Borgotaro, Pavullo nel Frignano e Castelnovo Monti, tutti al di sotto della soglia minima dei 500 parti all’anno.

Secondo Palmizio “i punti nascite dell’Appennino emiliano, Borgotaro, Castelnovo ne Monti, Pavullo nel Frignano rientrano proprio in quei casi di condizioni geografiche difficili. Chiudendo i punti nascite una qualsiasi urgenza, vista la distanza e le condizioni stradali non sempre eccellenti che possono poi essere aggravate dagli agenti atmosferici come nebbie, neve e ghiaccio, potrebbe diventare fatale per bimbo e mamma“.

I responsabili della Sanità parlano di motivi di sicurezza, ma Palmizio, come altri rappresentanti del centrodestra, è convinto si tratti soltanto di taglio della spesa pubblica.

I risparmi vanno fatti altrove, non vogliamo una regione virtuosa se questi virtuosismi sono fatti dai tagli alla sanità – sottolinea Palmizio -. Vogliamo una regione virtuosa che difenda i presidi medici e in particolare punti nascite e pronto soccorso. Mi sorge poi una domanda, a cosa servono le nostri leggi per tutelari i piccoli comuni , le comunità montane, gli stanziamenti di fondi le richieste  di no tax area per ripopolare le zone montane quando poi non garantiamo alle giovani coppie la sicurezza e la comodità di fare figli in queste aree?”.

Palmizio ha quindi chiesto al ministro Lorenzin se è sua intenzione concedere la deroga ai punti nascita di Borgotaro, Castelnovo Monti e Pavullo, proprio per il loro importante ruolo al servizio delle comunità. Tra l’altro proprio domani, sabato 21 ottobre, a Borgotaro, alle 15, si terrà un presidio di protesta sotto l’Ospedale di Borgotaro organizzato da cittadini contrari all’annunciata chiusura.

1 COMMENTO

  1. Vergognosa. E’ questo l’aggettivo che meglio descrive la gestione della sanità locale dal parte della Regione Emilia Romagna a guida Pd. Forse il presidente Bonaccini, l’assessore Venturi e i burocrati di Bologna non si rendono ben conto di aver a che fare con la salute del persone, ma pensano si tratti solo di statistiche. Ed, infatti, per una questione di numeri che hanno deciso di chiudere il punto nascite dell’Ospedale di Borgotaro. Decisione presa molto probabilmente perchè non sanno che l’ospedale di Borgotaro è il punto di riferimento per la montagna della Provincia di Parma. Con la chiusura del punto nascite costringeranno le future mamme residenti in quei paesi a fare più di un’ora di strada e tanti km di tornanti e curve per far nascere i propri figli a Parma. O magari preferiranno rivolgersi agli ospedali della Toscana o della Liguria. Con che coraggio il Pd e gli amministratori della Regione Emilia Romagna ci verranno ancora a dire che bisogna rilanciare la montagna o correranno ad inaugurare la Fiera del Fungo o la Fiera del Tartufo dove son tutti presenti in massa? L’unica cosa da fare è ripensare alla scellerata decisione di chiudere il punto nascite di Borgotaro.

    Se ci spostiamo nella Bassa le cose non vanno tanto meglio, dato che la Regione ha deciso che l’ospedale di Villanova, fondato da Giuseppe Verdi e ritenuto un’eccellenza a livello nazionale, deve chiudere. Già, perchè quando qualcosa funziona è meglio smantellarlo, anche se questo vuol dire a rischio l’Unità spinale, che si occupa di casi molto gravi, e distruggere un lasciato di Verdi. E non finisce qui perchè, non contenta, la Regione ha deciso anche di chiudere gli ambulatori per la vaccinazioni a Busseto, Salsomaggiore e Fontanellato. Mi auguro un cambio di rotta perchè la sanità non può subire continui tagli, che mettono in difficoltà tutti i cittadini nell’accesso alle cure.

    Nicolas Brigati
    Coordinatore provinciale Forza Italia Giovani

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