Dal Mezzogiorno in Musica alla Messa da Requiem, sarà un grande sabato...

Dal Mezzogiorno in Musica alla Messa da Requiem, sarà un grande sabato verdiano

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Sarà un sabato intenso per gli amanti della lirica e di Giuseppe Verdi in particolare. Il Festival dedicato al Cigno di Busseto propone il Mezzogiorno in Musica ai Voltoni del Guazzatoio, l’incontro con le Opere viventi del Maestro e, per finire in un continuo crescendo, la Messa da Requiem.

Al Teatro Regio la Messa da Requiem è in programma sabato 7 – con replica giovedì 19 ottobre – alle 20. A interpretare il capolavoro sacro di Giuseppe Verdi, il soprano Anna Pirozzi, il mezzosoprano Veronica Simeoni, il tenore Antonio Poli e il basso Riccardo Zanellato, diretti da Daniele Callegari sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, in memoria di Luciano Pavarotti nel decimo anno dalla morte.

Tutti, appassionati e non, ricordiamo con affetto il grande Luciano Pavarotti, fiero ambasciatore del melodramma nel mondo, che ha donato la sua arte con passione e generosità – dichiara il direttore generale del Teatro Regio Anna Maria Meo -. Era il 1980 quando la sua grandiosa carriera si intrecciò con la storia del Teatro Regio, in occasione del centocinquantesimo anniversario dall’inaugurazione, che lo vide protagonista di una memorabile esecuzione della Messa da Requiem. Chi ha avuto il privilegio di esserci lo ricorda ancora con immutata emozione, pensando alla forza di quell’”Ingemisco”: una supplica scolpita nel silenzio, pervasa di quella tensione emotiva che il grande Luciano riusciva a trasmettere in ogni nota”.

Eseguito per la prima volta nella Chiesa di San Marco di Milano, il 22 maggio 1874, il capolavoro sacro fu composto in memoria di Alessandro Manzoni. L’impegno di artista nella vita pubblica e un’affinità di idee, per nulla affievolita dal suo ateismo, legava Giuseppe Verdi al poeta, per il quale il Maestro nutriva un rispetto quasi sacrale. La notizia della morte di costui, il 22 maggio 1873, lo colpisce profondamente e diventa l’occasione per meditare su un tema che attraversa tutta l’opera verdiana, ma che in questa partitura trascende le vicende dei singoli personaggi per divenire evento oggettivo, ineluttabile destino dell’uomo. Dalla prostrazione alla ribellione, dalla collera all’abbandono, il combattimento di sentimenti e passioni che animano l’uomo davanti all’ultimo mistero passa attraverso contrasti di forme, toni e colori musicali. Alla fine tutto si estingue nel silenzio, nel cupo mormorio del Libera me, Domine, eco attonita di paura e speranza.

Ma già nel pomeriggio di sabato, con inizio alle 17, in occasione del Festival Verdi, il Gruppo di Appassionati Verdiani Club dei 27 sarà protagonista dell’appuntamento a ingresso libero Un palco all’opera col Club dei 27: Giuseppe Verdi, la sue opere, le loro storie, i grandi interpreti, raccontati nei palchi del Teatro Regio dalle Opere in persona, ovvero dai soci del Club dei 27 di Parma, celebri nel mondo per la loro incondizionata passione per il Maestro.

Sono invece dedicati a Verdi e l’opera Francese, Verdi e le variazioni, Verdi e i cantabili i sei recital che compongono il programma di Mezzogiorno in Musica, i concerti seguiti da aperitivo del sabato e domenica che quest’anno avranno luogo in uno dei luoghi più suggestivi della città, i Voltoni del Guazzatoio, nel cuore del Complesso Monumentale della Pilotta. Un’occasione per godere della musica del Maestro e approfondire alcuni aspetti della sua opera grazie all’introduzione all’ascolto a cura di alcuni membri del Comitato scientifico del Festival Verdi.

Il tenore Ragaa El Din e il baritono Germán Olvera (sabato 7 ottobre) e il soprano Adriana Iozzia col baritono Germán Olvera (domenica 8 ottobre), accompagnati al pianoforte da Claudio Cirelli, saranno i protagonisti dei primi due recital, con brani tratti dalle opere francesi di Verdi e con l’introduzione all’ascolto a cura di Damien Colas.

Francesco Izzo introdurrà i concerti dedicati al tema delle variazioni con il soprano Veronica Marini e il tenore Roberto Barbaro accompagnati da Simone Savina (sabato 14 ottobre) e con il mezzosoprano Olesya Berman e il tenore Bumjoo Lee accompagnati da Anna Bosacchi (domenica 15 ottobre).

Al centro degli ultimi due recital i cantabili del repertorio verdiano, introdotti da Alessandro Roccatagliati, con il soprano Valentina Boi e il baritono Leon Kim accompagnati al pianoforte da Chiara Pulsoni (sabato 21 ottobre) e con gli interpreti del Primo Corso di alto perfezionamento in repertorio verdiano dell’Accademia Verdiana accompagnati da Milo Martani (domenica 22 ottobre).

Al termine dei concerti il pubblico potrà godere di un aperitivo, compreso nel prezzo del biglietto, presso il Gran Caffè del Teatro ai Voltoni del Guazzatoio, in collaborazione con il Complesso Monumentale della Pilotta. I biglietti (posto unico € 15.00, Abbonati del Festival Verdi e Under 30 € 3.00) sono disponibili presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e online su teatroregioparma.it.

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