Giovani PD di Parma, uno sguardo al futuro

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Si è tenuto nella serata di ieri un incontro fra il Dipartimento Giovani del PD Parma ed Elena Bonetti, da qualche mese membro della nuova segreteria nazionale del PD voluta da Matteo Renzi dopo il congresso.

L’incontro, dal titolo “Giovani e politica: ricucire la distanza”, ha rappresentato l’occasione, per il Dipartimento, per fare il punto sul lavoro svolto nel passato anno e mezzo e per ascoltare le proposte e le idee che a livello nazionale il partito ha intenzione di mettere in campo per i giovani. Elena Bonetti ha sottolineato l’importanza della presenza delle nuove generazioni all’interno del partito, non tanto in qualità di “categoria” da rappresentare, ma come elemento attivo per tutte le politiche nazionali. Non a caso, ha ricordato, fra i tanti dipartimenti voluti da Renzi non esiste quello “Giovani”, questo perché i giovani devono prenedere parte a una discussione alla pari su tutti i settori chiave per il Paese.

I ragazzi hanno poi presentato la loro esperienza a Parma, nata a partire da ParMap e dal lavoro della segreteria cittadina attualmente commissariata, ma portato avanti in autonomia con una progettazione attenta all’ascolto, in particolar modo del mondo della scuola e dell’università. Da questa esperienza sono partite anche le candidature di due dei membri del dipartimento alle scorse elezioni comunali: candidature fatte di contenuti e proposte che Matteo Broso e Victoria Oluboyo hanno presentato alla città, dopo un lavoro di elaborazione fatto insieme al gruppo, riscontrando un’attenzione testimoniata anche dalle preferenze accordate col voto.

All’incontro sono interventui anche due consiglieri comunali, Sandro Campanini e Daria Jacopozzi, e Caterina Bonetti, referente provinciale di ReteDem e membro della direzione regionale che ha portato i saluti del capogruppo Lorenzo Lavagetto, impegnato in una commissione in Comune.

Elena Bonetti ha auspicato di poter proseguire il rapporto con il Dipartimento, anche in funzione dei lavori che verranno svolti dalla segreteria nazionale, per poter elaborare un metodo per recuperare il contatto diretto con le nuove generazioni. Un percorso che, da una piccola esperienza, può portare a Parma un respiro di carattere nazionale.

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