Parma Music Film Festival: Violetta d’oro al compositore Cato Hoeben

Parma Music Film Festival: Violetta d’oro al compositore Cato Hoeben

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Miglior colonna sonora quella del giovane compositore Cato Hoeben per il film 2 BY 2 del regista Mark Playne, miglior film Strangled dell’ungherese di Arpad Sopsits. Si è conclusa così la quinta edizione del Parma International Music Film Festival che ha offerto interessanti proiezioni alla Casa della Musica. Le premiazioni, come di consueto, si sono svolte nel salone delle feste del Circolo di Lettura di Parma durante una cena di gala, alla quale hanno preso parte anche il sindaco Federico Pizzarrotti e l’assessore alla cultura Michele Guerra insieme alle altre autorità cittadine.

Per questa edizione nessun ospite di grido alla cerimonia conclusiva del Festival, con il ruolo di presentatrice affidato alla stessa ideatrice, Eddy Lovaglio, dell’associazione Parma Operart.

Il sindaco Federico Pizzarotti premia regista Mark Playne con la Violetta d’oro

Il premio più importante, la Violetta d’oro per la miglior colonna sonora è andata al giovane compositore Cato Hoeben per il film 2 BY 2 del regista Mark Playne. Il direttore artistico del festival, il maestro Riccardo J. Moretti ha spiegato la scelta con la complessità e vivacità di ritmo con cui la musica tratteggia il film. 2 BY 2 tocca il tema delle relazioni armene e turche dopo la pulizia etnica e il massacro del 1915 con l’obiettivo di trovare un dialogo tra i due popoli. L’ironia con cui il film ha trattato questa difficile tematica gli è valsa anche un secondo riconoscimento, il Premio Malerba per la miglior sceneggiatura. Anna Lapenna, moglie dello scrittore e sceneggiatore Luigi Malerba ha spiegato la scelta proprio per la caratterizzazione della storia, molto vicina allo stile del grande autore italiano scomparso.

L’assessore Michele Guerra consegna il riconoscimento per il miglior film al regista Arpad Sopsits

La Violetta d’argento per il miglior film è andata a Strangled, film ungherese di Arpad Sopsits, basato su una vicenda vera accaduta negli anni ’60, ma i cui documenti sono stati resi pubblici solo quattro anni fa. Storia di una serie di efferati femminicidi, di un innocente incarcerato e di un detective determinato a scoprire la verità, nel difficile clima sociale e politico dell’Ungheria socialista. Il film, girato in pellicola e non in digitale, ha vinto anche il premio per la miglior fotografia, per le atmosfere cupe e scarne che hanno reso realistica la società rappresentata.

Il premio MUP alla migliore produzione italiana è andato al giovanissimo Adriano Ricci per il cortometraggio musical Le scale.

Per la miglior sceneggiatura c’è stato un ex-aequo: hanno ricevuto il premo il cortometraggio americano Swimming in the desert di Alvaro Ron, sul tema urgente della desertificazione e Tides, dell’italiano Alessandro Negrini, un poetico film che narra il significato del confine e del ricordo, quest’ ultimo si è anche aggiudicato il Premio Art Pop, dato dalla giuria composta da artisti locali di Parma che lo ha decretato un capolavoro.

I due protagonisti del film francese Merrick, Mickael Etrillard e Marie Colomb hanno vinto il premio ex-aequo come miglior attore.

Il festival ha voluto premiare anche un libro dedicato alla musica, Note segrete (Graphofeel Edizioni), sui rapporti tra malavita e noti personaggi del mondo della canzone, del giornalista ed ex vicedirettore del Tg2 Michele Bovi per l’importante apporto dato alla conoscenza della musica leggera.

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