Dopo Parma-Empoli – D’Aversa: “Grande rammarico”. Lucarelli: “Penalizzati oltre misura”

Dopo Parma-Empoli – D’Aversa: “Grande rammarico”. Lucarelli: “Penalizzati oltre misura”

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Non ci sono parole per commentare la terza sconfitta consecutiva del Parma, che in 5 gare ha rimediato anche 6 reti al passivo contro i 3 messi a segno finora. Ma show must go on, quindi i protagonisti – recuperata un po’ di serenità – sono intervenuti per spiegare le ragioni oscure della sconfitta con interna con l’Empoli. E mister Roberto D’Aversa mostra ancora una volta di non avere peli sulla lingua.

C’è grande rammarico e sconforto perchè non abbiamo raccolto il risultato, ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi, avevo chiesto una prestazione intensa – ha detto mister Roberto D’Aversa -. Il punto di partenza è l’aver giocato alla pari con un squadra forte come l’Empoli. Abbiamo esaminato alcune ripartenze nelle quali loro sono molto bravi, la maggior parte sono avvenute su calci piazzati, ma ripeto: a parte qualche palla inattiva sotto l’aspetto del gioco la squadra si è espressa bene. Loro hanno fatto bene in avanti, noi dobbiamo migliorare su questo aspetto“.

Sulla scelta di capitan Lucarelli e Sierralta al centro della difesa, D’Aversa spiega: “Ho ritenuto opportuno visto le partite ravvicinate avere freschezza mentale e fisica. I due centrali si sono comportati bene, Sierralta ha forza e Lucarelli personalità. Li vedo allenarsi tutti i giorni e vi posso garantire che mi mettono in difficoltà sempre nelle mie scelte”.

I rigoristi designati erano Nocciolini o Scaglia, giusto lo battesse lui – aggiunge il tecnico crociato -. Alla squadra ho chiesto una partita intensa, dove abbiamo speso molto, Siligardi ha giocate importanti ma non ce la faceva più e ho messo a quel punto Baraye. C’erano una squadra che ha cercato di costruire e far gioco e un’altra che ha giocato con ripartenze. Loro l’anno scorso militavano in Serie A, sulla prestazione di stasera si può lavorare. Dezi? Lui è uno che corre tantissimo, ma non è questione di singoli: la sofferenza sulle ripartenze è questione di squadra. Ho chiesto di mettere pressione anche ai difensori centrali, cercando di fare una partita di velocità e intensità e anzi sono stato sorpreso che abbiamo tenuto i ritmi per 90 minuti. Non ci soddisfa aver perso 3 partite di fila. Ora dobbiamo fare di tutto perchè si dia una sterzata a questa situazione”.

Alessandro Lucarelli, alla sua prima da titolare in stagione, bagnata dal gol del momentaneo pareggio dei crociati, non ha dubbi: “Siamo stati penalizzati oltre misura

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“Avevamo la possibilità di portare a casa almeno un punto contro una squadra forte. Siamo stati puniti oltremisura. Sicuramente potevamo gestire meglio la partita subito dopo il mio pareggio. Nel primo tempo, siamo stati bravi a stare in partita e a provare a pareggiarla. Siamo ripartiti nel secondo tempo pareggiandola, poi abbiamo commesso un’ingenuità difensiva sul loro raddoppio e non abbiamo realizzato il rigore che ci siamo conquistati. Dopo l’errore dal dischetto, credo che la partita sia finita lì perché abbiamo pagato anche un po’ di stanchezza. Non abbiamo avuto la forza di provare ad andarla a pareggiare di nuovo. E’ una sconfitta, la terza consecutiva, che fa male. Sicuramente è molto diversa da quella patita sabato scorso a Perugia. Oggi l’incontro è stato deciso dagli episodi, che ci hanno girato contro. Il pareggio sarebbe stato il risultato giusto. Veniamo da tre sconfitte diverse tra loro. Una meritata e due, l’odierna e con il Brescia, in cui siamo stati puniti oltremodo. Dobbiamo avere l’equilibrio di analizzarle una a una, capendo gli aspetti in cui dobbiamo migliorare. La medicina migliore è il lavoro quotidiano a testa bassa, con grande umiltà e con la voglia di uscire da questo momento. Però, dobbiamo andar lì con la voglia di far risultato. Bisogna metterci innanzitutto l’atteggiamento, la fame e la cattiveria per portare a casa il risultato. La gioia del mio primo gol in questo campionato è durata due minuti. Ci tenevo a segnare, perché comunque sia era la mia prima gara in campionato da titolare e avevo aspettato questo momento dal venti luglio, quando in ritiro è iniziata questa nostra nuova avventura. Aspettavo la mia occasione. Sono andato dentro con tanta voglia e tanta cattiveria e sono stato premiato da questa rete. Purtroppo, però, non è servita a niente. L’intesa con Sierralta è andata abbastanza bene. E’ stata la prima volta in cui abbiamo giocato insieme. Lui è un ragazzo che ha grandissime potenzialità e ha bisogno, naturalmente, di giocare per migliorare quelle piccole sfumature che un ragazzo di vent’anni è normale non abbia. Il futuro, però, è dalla sua parte, perché è un giocatore completo sotto tutti i punti di vista. Penso sia ancora presto per fare i processi, seppur dopo tre sconfitte. Bisogna avere l’equilibrio di fare le riflessioni giuste. Come dopo le prime due vittorie non eravamo la squadra che doveva vincere il campionato, ora non siamo da buttare. Abbiamo bisogno di lavorare a testa bassa, di pedalare e di avere la voglia di venir fuori da questo momento difficile. Non siamo la corazzata che tutti ci dipingevano l’anno scorso, ma siamo una squadra competitiva. In questo momento i risultati non ci stanno dando ragione. L’unica maniera per poterne venir fuori è lavorare a testa bassa e aver la voglia di cambiare le cose. Tutti insieme. Mister, squadra e mi auguro tutto l’ambiente che ci circonda, i tifosi e la stampa. Ci siamo già passati l’anno scorso: nei momenti difficili bisogna remar tutti dalla stessa parte, poi le cose possono cambiare. La scorsa stagione ce lo ha insegnato. Ci vuole tanta calma nei giudizi“.

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