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Lori (Pd) in Regione: rivedere il progetto della cassa di espansione del Baganza

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Il progetto della cassa di espansione del Baganza deve essere rivisto. Lo chiede in una interrogazione alla Giunta del presidente Stefano Bonaccini, il consigliere regionale Pd Barbara Lori, ex sindaco di Felino. Lori chiede in sostanza la messa in sicurezza del tratto a monte della cassa di espansione sul torrente Baganza, con “ridimensionamento della cassa oggi progettata” e ricerca di “soluzioni meno impattanti“, soprattutto riguardo alla “vicinanza eccessiva” dell’opera all’abitato di Casale di Felino.

Barbara Lori interviene così sul progetto elaborato nel 2016 dopo l’alluvione dell’ottobre 2014 e al vaglio della Conferenza dei Servizi (fine opera nel 2022) scaturito dall’intesa del 2011 tra Regione, Autorità di bacino del Po, Provincia di Parma e i Comuni di Collecchio, Felino, Parma, Sala Baganza e Colorno. Lori segnala anche che il progetto definitivo della cassa “non prevede l’auspicata sinergia progettuale, da tutti condivisa nel Protocollo d’intesa del 2011, fra la cassa di espansione stessa ed il tratto di collegamento della pedemontana previsto dalla programmazione regionale (Prit) che dovrà attraversare questa zona, col rischio di incongruenze e lievitazione dei costi. Ed infine, non sono state indicate ipotesi progettuali per un eventuale utilizzo plurimo della cassa di espansione in risposta ai prolungati periodi di siccità“.

Problema quest’ultimo sollevato anche nel corso di diversi incontri promossi dal Consorzio della Bonifica Parmense, dai quali è emersa in maniera chiara la necessità di creare invasi per la raccolta dell’acqua, al momento assenti sul territorio parmense.

Dunque per la consigliera di maggioranza si conferma l’opportunità di un intervento dell’esecutivo in Conferenza dei servizi per ribadire “l’importanza di una progettualità comune, o comunque sinergica, fra cassa di espansione e tratto della pedemontana che interesserà questi territori, per non rischiare incongruenze e costi futuri più elevati“. L’esponente dem invita da ultimo “a considerare la bontà di un utilizzo multiscopo della cassa, quale risposta non solo ai problemi idrogeologici del territorio, ma anche ai problemi di scarsità idrica che causano danni altrettanto seri specie in campo agricolo“.

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