Telefono “bollente”, prosciolto in appello l’ex assessore Lavagetto

Telefono “bollente”, prosciolto in appello l’ex assessore Lavagetto

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Il telefono di servizio non era “bollente”, ma a far salire la temperatura per otto lunghi anni è stato un errore di fatturazione della Telecom. Giampaolo Lavagetto, assessore della giunta dell’ex sindaco Pietro Vignali, finito nel tritacarne della politica e costretto a dimettersi, è stato prosciolto dalla Corte d’appello di Bologna. Secondo i giudici di secondo grado, l’accusa di peculato contestata a Lavagetto andava riformulata in “peculato d’uso”, reato per il quale è intervenuta la prescrizione.

Sul tavolo dei giudici sono comunque arrivate da parte della difesa dell’ex assessore le relazioni dell’allora direttore generale del Comune, Carlo Frateschi, e dei funzionari che hanno chiarito come i 90 mila euro di bollette originariamente notificate per l’utenza in uso a Lavagetto siano stati soltanto frutto di un errore di fatturazione riconosciuto dalla stessa Telecom. La somma totale è stata infatti di 408 euro, di cui 150 dovuti per un abbonamento sottoscritto dagli uffici comunali.

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