Ritardi nei lavori all’ospedale di Vaio, Foti (FdI) chiede i numeri alla...

Ritardi nei lavori all’ospedale di Vaio, Foti (FdI) chiede i numeri alla Regione

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Finiranno come promesso nell’autunno 2017 i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso e della nuova ala dell’ospedale di Vaio, nel fidentino, il secondo nosocomio più grande del parmense? Lo chiede in un’interrogazione alla Giunta regionale il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An), il quale ricorda anche che l’investimento sull’appalto – affidato alla Unieco di Reggio Emilia – ammonta a 9,6 milioni di euro (Iva e spese tecniche incluse).

In caso di risposta negativa”, Foti vuol sapere quando si preveda che i lavori in questione verranno conclusi, “se siano state presentate e approvate perizie di variante, quale risulti il costo finale dell’intervento oggetto del presente atto di sindacato ispettivo”.

Realizzato 10 anni fa, quello di Vaio, a Fidenza, è il secondo ospedale della provincia di Parma per numero di posti letto (227 quelli attuali, dopo la riconversione di 30 posti letto in posti di cure intermedie territoriali presso la Casa della salute di San Secondo); con la posa della prima pietra, avvenuta la mattina del 10 giugno 2015 (alla presenza tra gli altri – della direttrice dell’Ausl di Parma Elena Saccenti, del sindaco di Fidenza Andrea Massari, del presidente della Provincia Filippo Fritelli e del presidente della Regione Stefano Bonaccini) “prese il via un intervento complessivo di ampliamento del predetto Ospedale – riepiloga Foti nel suo atto – che prevedeva la costruzione ex novo di una nuova ala e gli interventi di ristrutturazione del Pronto soccorso e di altre aree (radiologia e ambulatori); la realizzazione del detto intervento veniva giustificata con la necessità di migliorare l’organizzazione dei servizi con nuove collocazioni più funzionali, oltre che per rispondere alla domanda crescente di prestazioni; l’intervento nel complesso – conclude la ricostruzione del capogruppo Fdi-An – prevedeva una spesa di circa 15,6 milioni di euro (Iva inclusa), di cui 9,4 milioni di euro finanziati con risorse proprie dell’Azienda Usi di Parma, 306 mila euro con finanziamenti regionali e la restante parte (5,8 milioni di euro) con risorse statali (ex articolo 20 della Legge n.67/1988)”.

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