Crac Parmalat, la Svizzera assolve e risarcisce Luca Sala, ex Bank of...

Crac Parmalat, la Svizzera assolve e risarcisce Luca Sala, ex Bank of America

2413
0
CONDIVIDI

 

Si dice spesso che comunque vada le banche cascano sempre in piedi. È forse qualcosa di vero c’è. Adesso manca solo che salti fuori che il crac Parmalat da 14 miliardi di euro è succeso per colpa del solo Calisto Tanzi o, peggio, sia una “esagerazione” di stampa.

Dopo che diverse banche internazionali hanno chiuso i conti con la multinazionale di Collecchio, pagando salatissimi risarcimenti in via transattiva, si scopre adesso che i loro funzionari – quelli che materialmente hanno avuto rapporti con Parmalat – sono tutti innocenti. Non sapevano o non hanno colpe.

Una settimana fa il tribunale di Parma ha assolto 9 bancari di Deutsche Bank e Morgan Stanley dall’accusa di concorso in bancarotta, adesso la Corte svizzera del Canton Ticino scagiona Luca Sala, ex managing director di Bank of America a Milano, accusato di riciclaggio nell’ambito del crac.

Non solo, Sala è stato risarcito con 21.400 franchi per i 5 mesi di arresto cautelare, riceverà 335 mila euro di rimborso per spese legali ed otterrà la restituzione di circa 7 dei 30 milioni sequestrati dalle autorità elvetiche.

Il resto della somma rimane sotto chiave in attesa che si concluda il processo in corso a Parma a carico di Bank of America per il reato di bancarotta. È in caso di assoluzione, come avvenuto già per Deutsche Bank e Morgan Stanley, Luca Sala riavrà tutti i suoi 30 milioni.

Sala, secondo l’accusa, avrebbe guadagnato ingenti commissioni trovando le coperture assicurative per rifinanziare il debito di Parmalat, facendo si che si aggravassero ulteriormente i conti della multinazionale di Tanzi e nascondendo ai risparmiatori la reale situazione finanziaria.

Tesi bocciata dal tribunale svizzero, secondo il quale “non vi sono riscontri circa la conoscenza (nel senso di dolo diretto o indiretto) da parte di Sala del fatto che i denari pervenuti in Svizzera potessero essere il frutto di polizze assicurative concluse al precipuo scopo di arrecare nocumento finanziario alle società del gruppo Parmalat“. Non solo, i giudici svizzeri ritengono pure che non ci sia stato “quel consapevole contributo di Sala che secondo l’accusa avrebbe procrastinato l’emersione del dissesto di Parmalat aumentandone l’indebitamento“.

Nessun commetno

Lascia una risposta: